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settembre 2017
Alberto Pellero
, savonese classe 1972, ingegnere meccanico, inizia la
sua carriera in ABB Flexible Automation occupandosi di Robotica nel 1999,
frequentando dapprima un Master presso la SDA Bocconi e ricoprendo ruoli di
responsabilità commerciale nell’area della saldatura robotizzata e del settore
vetro automotive. Entra in Kuka Roboter Italia nel 2005, dove ricopre ruoli
commerciali e di sviluppo del business, fino a ricoprire l’attuale ruolo di direttore
strategia e marketing nel 2015. Sposato, amante degli sport all’aria aperta
(windsurf, sci, mtb), del suo cane Rocky e della chitarra elettrica… e dei robot,
ovviamente.
botica industriale le vediamo fondamentalmente
in tre ambiti: robotica collaborativa, robotica mo-
bile e IIoT (Industrial Internet of Things).
La robotica collaborativa, in senso letterale, è la
nuova frontiera per i robot, che oggi devono es-
sere delle macchine intrinsecamente sicure, dotate
quindi di sensoristica/elettronica a bordo del brac-
cio capace di rendere sicura, e intuitiva, l’intera-
zione con il robot stesso; questa può diventare la
massima semplificazione nella programmazione
di un robot, ovvero la gestione del braccio senza
neppure realizzare un programma di lavoro da PC
di parti del veicolo, con applicazioni robotizzate
di saldatura a resistenza, laser, graffatura, sigil-
latura. Si tratta di una divisione che è un vero e
proprio ufficio di ingegneria interno all’azienda.
Nell’attuale contesto storico occidentale una fabbrica
automatizzata è garanzia di successo?
“L’automazione è il futuro, e pertanto è la chiave
per il successo delle aziende e della loro perma-
nenza in Paesi ad alto costo di manodopera quali
l’Italia. Il territorio industriale italiano ha un im-
pressionante installato in termini di robot, così
come di macchine utensili, specie se riferito all’a-
rea geografica occupata; ciò è dovuto allo spirito
di innovazione delle aziende italiane, siano esse
produttori finali o aziende di ingegneria e auto-
mazione, che, da oltre 30 anni, hanno visto nella
robotica la chiave per l’aumento della competiti-
vità verso altre nazioni. Automatizzare significa
produrre sì, con minori tempi ciclo, ma soprattutto
con maggiore qualità e certificazione del processo
e della continuità. In Italia, questo elevato ‘con-
sumo’ di automazione ha creato, posti di lavoro,
invece di diminuirne, eliminando funzioni pro-
duttive gravose per gli operatori che sono stati
riqualificati, a conduttori delle linee automatiche
e robotizzate, a programmatori dei robot e delle
macchine, creando un notevole numero di esperti
di meccatronica, materia recente anche nei piani di
studio secondari e universitari, che fanno dell’Italia
il leader mondiale nelle aziende di automazione”.
Come si sono evoluti i robot in questi ultimi anni con
l’avvento della fabbrica 4.0?
“Dal 1996, i robot Kuka hanno all’interno del
proprio armadio di controllo un PC industriale,
dotato di scheda Ethernet e regolarmente con-
nesso alla rete LAN e/o al web, per permettere
la teleassistenza, la connettività pertanto non è
una novità per i robot. Le vere novità per la ro-
Kuka Roboter Italia si impegna nel settore automotive, direttamente con la
divisione Solutions.