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rmo
gennaio/febbraio 2017
avanzamento, tasca triangolare da 200 x 92 x 48
mm: vc = 115 m/min, fz = 0,134 mm, ap = 47,5 mm,
ae = 2 mm. Risultato: volume di trucioli nell’unità di
tempo 139 cm³/min (t/tasca: 9 min).
Leghe di alluminio.
Anche l’alluminio, oggi come
un tempo, è parte integrante dell’insieme di ma-
teriali utilizzati nei moderni velivoli, nonostante la
crescente diffusione dei materiali compositi, i cosid-
detti ‘composites’. Ciò è dovuto anche al continuo
sviluppo di nuove leghe, dalle caratteristiche sem-
pre migliori: attualmente, ad esempio, la tendenza
va verso le leghe in alluminio-litio per lavorazione
plastica. Le leghe in alluminio-litio sono più leggere
rispetto ad altre leghe in alluminio e presentano
un superiore modulo di elasticità, caratteristiche
entrambe apprezzate dall’industria aeronautica.
Spesso, i pezzi realizzati in questi leggerissimi ma-
teriali assomigliano a quelli in titanio. In entrambi
i casi, occorre realizzare molte tasche e, quindi, le
quantità di trucioli sono notevoli. Vi è, però, questa
grande differenza: l’asportazione truciolo su allumi-
nio è una lavorazione HSC (high speed cutting). Qui
non si parla più di ‘materiali di difficile lavorabilità’,
né di ‘parametri di taglio ridotti’. Al contrario: du-
rante la fresatura, non sono rari valori Vc superiori
ai 3.000 m/min. Viceversa, velocità di taglio troppo
basse comportano la formazione del tagliente di
riporto e, di conseguenza, una più rapida usura
dell’utensile.
Come per la lavorazione del titanio, anche per l’al-
luminio occorrono un solido know-how e grande
competenza nell’ambito componenti, per svilup-
pare processi economici e sicuri. E anche in questo
caso, è essenziale offrire soluzioni complete e ar-
monizzate in base all’applicazione, con la sola dif-
ferenza che qui, le concezioni di utensili e macchine
sono ottimizzate per l’alluminio.
Una fresa dedicata.
Per tali ragioni, Walter ha re-
centemente presentato un nuovo modello di fresa,
‘specialista nell’alluminio’ a tutti gli effetti, realiz-
zata esattamente su misura per i requisiti dell’in-
dustria aeronautica: la fresa Ramping M2131 con
inserti a fissaggio meccanico a 90°. La sua missione:
il ramping e la fresatura di tasche. Walter realizza
il corpo fresa con la massima precisione di concen-
tricità; gli inserti a fissaggio meccanico sono dotati
di limitazione della forza centrifuga. La fresa viene
inoltre prebilanciata. Tali accorgimenti garanti-
scono un’elevata sicurezza di processo nella lavo-
razione HSC.
Ma il vero punto di forza del nuovo utensile sono
gli inserti a fissaggio meccanico in qualità WNN15:
si tratta di una variante di PVD integralmente
nuova, realizzata in base al procedimento HiPIMS,
acronimo di ‘high power impulse magnetron sput-
tering’; in italiano, ‘sputtering magnetronico con
impulsi ad alta potenza’. Tale tecnologia è derivata
dal convenzionale ‘sputtering’ (polverizzazione),
la polverizzazione catodica a magnetron. Questo
processo fisico di rivestimento ha la particolarità di
generare un rivestimento PVD di estrema densità e
straordinariamente liscio.
Il vantaggio consiste in un’enorme riduzione
dell’attrito e, quindi, in una minore formazione del
tagliente di riporto. Anche la resistenza all’usura
della superficie di spoglia e la stabilità dei taglienti
sono estremamente elevate: “Apposite verifiche
sul campo hanno confermato i vantaggi tecnolo-
gici dei nuovi inserti a fissaggio meccanico rispetto
alle tipologie standard - spiega Wolfgang Vötsch,
product manager per l’ambito fresatura di Walter
a Tübingen - i nostri tecnici applicativi hanno age-
volmente ottenuto incrementi di vita utensile fino
al 200%; in un caso, l’incremento ha addirittura
sfiorato il 400%”.
A sinistra, la fresa tangenziale a riccio M3255; a destra, la fresa a spianare M4002.