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novembre/dicembre 2016
Oltre che presidente di Ucimu,
Massimo Carboniero
è direttore generale e contitolare
di Omera, produttore di macchine a deformazione. Attualmente è presidente della sezione
Meccanica, Metallurgica ed Elettronica di Confindustria Vicenza, componente del Consiglio
Generale di Confindustria nazionale e della Giunta nazionale di Federmeccanica. Fa
parte della delegazione italiana di Cecimo, è consigliere delegato di Faib (specializzata
nella produzione di stampi a caldo e a freddo per il settore automotive), consigliere di
amministrazione di Timac (produttrice di cesoie circolari, macchine utensili speciali e
automazioni) e consigliere di amministrazione e contitolare di Omera – Mawe (società
tedesca produttrice di rifilatrici e bordatrici speciali).
manifatturiero del Pese. A partire dal 2014 l’Ita-
lia è tornata a investire in sistemi di produzione
ma è anche vero che il terreno da recuperare
dopo la crisi del 2009 era molto. Ora, dopo tre-
dici trimestri consecutivi di crescita dell’indice
degli ordini raccolti dai costruttori sul mercato
interno, possiamo dire che il mercato italiano
sta finalmente vivendo un momento positivo. A
ciò hanno certamente contribuito Superammor-
tamento e Nuova Sabatini. Per questa ragione
possiamo dire che i provvedimenti pilastro del
Piano Industria 4.0 - quali Superammortamento
al 140%, Iperammortamento al 250%, Nuova Sa-
batini, incremento dal 25% al 50% del credito di
imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo
– saranno di ulteriore supporto al rafforzamento
della domanda italiana di sistemi di produzione.
In questo senso dico che il Piano Industria 4.0 non
è solo strumento di rilancio degli investimenti in
macchinari e tecnologie innovative ma è un vero
e proprio piano di politica industriale pensato
per favorire l’incremento della competitività di
tutto il sistema poiché spinge l’innovazione e, di
conseguenza, implica un incremento anche delle
competenze di chi opera nel manifatturiero. Si
riparte dall’innovazione per rafforzare il mani-
fatturiero sapendo che, con la diffusione di tec-
nologie per la digitalizzazione e l’automazione
degli impianti, anche il lavoro nelle nostre fab-
briche cambierà e così le competenze di coloro
i quali vi operano. In altre parole, all’evoluzione
tecnologica corrisponderà una trasformazione
culturale che riguarda temi quali l’organizza-
zione aziendale e la formazione delle persone. E
questa sarà la vera rivoluzione del 4.0”.
Presidente, lo ha detto lei, Industria 4.0 prima che ri-
voluzione tecnologica è rivoluzione culturale. Come si
sta muovendo l’associazione per sostenere gli impren-
ditori in questa fase?
“Ucimu opera da sempre al fianco delle imprese
per fornire supporto e consulenza per tutte le
principali aree di attività aziendale. Con spe-
cifico riferimento al tema di Industria 4.0, ab-
biamo in programma una serie di iniziative volte
ad affrontare e approfondire il tema nell’ambito
di incontri specifici dedicati agli associati anche
con il fine di creare un vademecum, sull’applica-
zione di Industria 4.0, specifico per il settore della
macchina utensile. Il nostro obiettivo è duplice: