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rmo
novembre/dicembre 2016
STRATEGIE
Se la
macchina
utensile
diventa
digitale
Alla luce di Industria 4.0 le macchine utensili stanno subendo una vera e propria
rivoluzione. Se pochi anni fa si parlava di cinematica parallela, oggi al centro del dibattito
ci sono la digitalizzazione e il collegamento in rete. Senza dimenticare l’utilizzo di APP
e strumenti mobili. Ce ne parla il professor Christian Brecher che dirige il laboratorio di
macchine utensili del Politecnico Rwth di Aquisgrana
di Luca Rossi
L
e macchine utensili diventeranno sempre più pre-
cise, veloci e performanti. Solo qualche anno fa si
parlava di concetti come cinematica parallela o multi-
tasking, ora tutto pare ruotare intorno al paradigma
di Industria 4.0. Le macchine dovranno essere sempre
più connesse attraverso la digitalizzazione, le tecnolo-
gie additive si completeranno sulla stessa macchina ad
asportazione di truciolo e i servizi di assistenza e ma-
nutenzione saranno fatti in remoto grazie all’adozione
di APP. Quale sarà quindi il concetto tecnologico della
macchina utensile del futuro? Lo abbiamo chiesto al
professor Christian Brecher, che dirige il laboratorio di
macchine utensili al Politecnico Rwth di Aquisgrana ed
è titolare della cattedra di macchine utensili.
Professor Brecher, come cambierà la macchina utensile
del futuro secondo il paradigma Industrie 4.0?
“Dal nostro punto di vista vi sono due aspetti ur-
genti: la digitalizzazione, ossia la virtualizzazione
della macchina utensile, e il suo collegamento in
rete. Nel primo caso si assiste a un’ottimizzazione
significativa dell‘engineering, sia attraverso mo-
delli espressivi del comportamento meccanico
- statico, dinamico e termico - sia attraverso la
tecnologia di controllo - gruppo propulsore o mo-
delli di regolazione. L’obiettivo è comunque quello
di riuscire a simulare la futura macchina fin den-
tro il processo e identificare per tempo le sfide.
Il collegamento in rete riguarda maggiormente la