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rmo

ottobre 2016

INCHIESTA

Qualche differenza nelle percezione si riscontra nel

settore della distribuzione all’ingrosso, qui infatti il

27% ritiene l’area logistica/gestione del magazzino

come cruciale per la crescita del business e la diffe-

renziazione del brand e solo il 6,7% la vede come un

parziale o totale centro di costo.

Nel settore trasporti e logistica, dove nessuno sem-

bra ritenere la divisione logistica/gestione del ma-

gazzino come del tutto strategica, solo un 5,9% la

ritiene parzialmente un’area di crescita, il 41,2% un

centro di costo (l’11,8% completamente e il 29,4%

parzialmente) e la maggioranza (53%) la vede a

metà tra le due caratteristiche.

Emerge l’esigenza di potenziare le divisioni logi-

stica e i centri di magazzino con un ‘file rouge’ dato

dall’aumento della capacità e dall’importanza delle

nuove tecnologie (sia a livello di singoli lavoratori sia

di processi aziendali).

Nei prossimi cinque anni i piani di espansione

prevedono di: accrescere il volume degli oggetti

spediti 65,6% (il 48% indica un aumento mentre

il 17,6% indica un aumento consistente); dotare

lo staff di nuove tecnologie 63,7% (il 50% indica

un aumento mentre il 13,7% indica un aumento

consistente); il 57,8% intende meccanizzare e au-

tomatizzare i processi (il 45,1% indica un aumento

mentre il 12,7% indica un aumento consistente);

il 51% intende accrescere il turnover annuale (il

44% indica un aumento mentre il 6,9% indica un

aumento consistente); il 44% intende aumentare

il numero dei lavoratori; il 42,2% pensa di aumen-

tare le location; il 40,2% pensa di accrescere lo SKU

(Stock Keeping Unit).

Più tecnologia.

Per quanto riguarda la ricerca di

una maggiore meccanizzazione e tecnologia, oltre

la metà dei rispondenti pensa di offrire allo staff

un maggior equipaggiamento tecnologico (59,8%)

nell’anno in corso mentre il 63,7% pensa di farlo

nei prossimi 5 anni; il 57,6% pensa di accrescere la

meccanizzazione nell’anno in corso, mentre il 69,6%

pensa di farlo nei prossimi 5 anni.

Quali saranno, stando allo studio, le tecnologie che

‘daranno forma’ alla ‘nuova’ logistica? I responsabili

prevedono di accrescere l’utilizzo di: barcode scan-

ning (59,8%); oggetti connessi all’iot (58,8%); tablet

(52%); big data analytics (49%); automatizzazione

di magazzini e mezzi (48%); wereable technology

(40,5%); voice recognition (40,5%).

Una curiosità: per fare l’inventario oltre il 90% degli

intervistati utilizza ancora carta e penna, ma solo il

18% si aspetta di farlo ancora nel 2020.

La ricerca mette in evidenza come le principali pro-

blematiche siano il tempo di evasione degli ordini e

la produttività, vediamo i dati: la criticità principale

è il tempo di evasione degli ordini, indicato come

cruciale dal 44% dei rispondenti; la produttività e il

mantenere buone performance lavorative 35%; l’ac-

curatezza degli ordini 26,5%; la tracciabilità degli

ordini 19,6%; il turnover dello staff 15,7.

Analizzando nel dettaglio i vari settori coinvolti, il

comparto della distribuzione all’ingrosso (whole-

sale distribution) dà poco peso al tempo di evasione

degli ordini (solo il 13% lo indica come critico), men-

tre dà molta più attenzione alla produttività (13%) e

all’accuratezza degli ordini (33%).

Ma quali sono i sistemi di ‘warehouse management’

in uso?

WMS è attualmente in uso nel 76,5% dei casi ma di

cui si prevede una diminuzione fino al 37% nel 2020;

l’ERP è usato come WMS nel 65% delle aziende (vs

una previsione del 56,5% nel 2020); il WMS full

featured/best-of-breed nel 37% dei casi (con una

crescita prevista fino al 68% nel 2020); l’Rtls (Real

Time Location System) nel 52% dei casi (vs il 64%

del 2020).

Per finire, vediamo quali sono le iniziative ‘green’

attualmente in atto nelle divisioni logistica/magaz-

zino: riduzione o riciclo dei materiali usati per le

spedizioni (52%); utilizzo di materiali riciclati per il

packaging (38,2%); sfruttamento degli spazi verti-

cali per risparmiare volumi (34,3%); utilizzo di at-

trezzature ad alta efficienza per un minor consumo

energetico (30,4%).