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rmo

ottobre 2016

competenze dei lavoratori, aumentandone benessere,

produttività e soddisfazione. Infine, per le aziende è im-

portante sviluppare sistemi produttivi ad alta efficienza

per minimizzare i costi di produzione e aumentare la

qualità del manifatturiero. Si tratta di macchine intelli-

genti e innovative. Il flusso di comunicazione dei dati sarà

continuo e in tempo reale fra le postazioni. L’autodia-

gnostica sarà fondamentale per aumentare l’efficienza.

La flessibilità sarà una caratteristica importante per gli

impianti al fine di adattarsi ai processi produttivi.

Quali opportunità dalla fabbrica 4.0.

Firpo conclude

sottolineando: “Quali sono allora i vantaggi e le oppor-

tunità nell’integrazione delle tecnologie e delle filiere

produttive? Ecco che entra in gioco la politica industriale

del nostro Paese. È necessario avere un’industria mag-

giormente coordinata, per quanto riguarda gli acquisti,

le competenze specifiche di un determinato comparto, le

nuove tecnologie e la tempistica, ritardi, di pagamento

tra committente e subfornitore. Si tratta di essere mag-

giormente disciplinati e integrare processi e filiere pro-

duttive; alcuni esempi possono essere Finmeccanica e

Fincantieri. La fabbrica 4.0 potrebbe essere un modo per

dare slancio ad alcuni settori strategici per il nostro Paese

e sviluppare nuovi business”. Del resto la fabbrica digi-

tale è un mix tra esperienze del passato e tecnologie che

guardano al futuro. In occidente ci saranno produzioni

più sofisticate, si dovranno controllare robot e processi

automatizzati, magari con un’APP. Del resto in alcuni

Paesi, per esempio il Giappone, si inizia parlare di robot

collaborativi (fuori dai recinti), che condividono gli stessi

spazi in fabbrica di fianco all’uomo. Il futuro è già qui.

L’importante è non commettere un grave errore: essere

immobili di fronte alle innovazioni tecnologiche.

@gapeloso

caratterizza le imprese più arretrate su questo fronte.

Il divario rispetto a chi non usa nessuna delle tecnolo-

gie indagate si è ampliato negli ultimi anni”. L’utilizzo

di tecnologie evolute impone alle aziende l’impiego di

personale qualificato. Il maggior costo del lavoro asso-

ciato a figure professionali di profilo più elevato non

limita tuttavia, nei settori del made in tecnologico così

come in quelli di consumo, la capacità dell’azienda di

creare maggior valore. A partire dal 2012, la redditività

delle imprese che usano tecnologie avanzate ha sopra-

vanzato quella dell’universo di riferimento, mostrando

peraltro una tendenza al miglioramento, in netta con-

trotendenza rispetto ai concorrenti che non utilizzano

tali tecnologie. Ciò è vero sia in termini di redditività

delle vendite (ROS) sia di redditività operativa (Roi); tali

miglioramenti sono imputabili prevalentemente agli ef-

fetti positivi sui margini conseguenti all’attenzione alla

personalizzazione dei prodotti.

Il futuro della produzione.

“Questi cambiamenti

avranno effetti importanti sulla fabbrica - interviene

Marini -. La fabbrica digitale, a partire dal comparto au-

tomotive, è in piena trasformazione”. Con un fatturato

superiore ai 900 miliardi di euro, oltre 425 mila imprese

e 4 milioni di addetti, il manifatturiero italiano è uno dei

più importanti d’Europa, secondo solo a quello tedesco.

Per raggiungere l’obiettivo di Europa 2020, Fabbrica In-

telligente, un’associazione di 300 tra grandi, piccole e

medie aziende, università ed enti di ricerca, intende ri-

lanciare la nostra manifattura, settore nel quale l’Italia

è il secondo Paese europeo in termini di PIL e il sesto al

mondo per valore aggiunto. La prima linea d’intervento

riguarda i sistemi produttivi per la produzione persona-

lizzata intende sviluppare un sistema di produzione in-

telligente per realizzare prodotti ritagliati sulle singole

esigenze della clientela, come avviene ad esempio con le

stampanti 3D. Inoltre, è necessario promuovere processi

produttivi più sostenibili dal punto di vista ambientale,

economico e sociale, utilizzando materiali durevoli e ri-

ciclabili. Tra le priorità c’è anche la valorizzazione delle

La fabbrica digitale è un mix tra esperienze del passato e tecnologie

che guardano al futuro.

L’utilizzo delle nuove tecnologie, aggiunge valore all’impresa che li utilizza.