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settembre 2016
del sistema distributivo e industriale italiano - spiega
Gentili -: crediamo di aver dato un contributo con-
creto alla razionalizzazione, all’efficientamento e alla
riduzione della filiera distributiva”. Hoffmann si pone
difatti come una figura intermedia tra un produttore
e un distributore, adottando una sua politica di marca
producendo il 50% dei prodotti a marchio Garant e
Holex, vendendo quindi direttamente al cliente assi-
curando vantaggi quali la competitività del prezzo, la
capacità di interpretare le esigenze dei clienti e l’assi-
stenza tecnica fornita direttamente. “Inoltre, il cata-
logo Hoffmann è oggi un riferimento per gli utensili
anche in Italia - continua Gentili -, per il sistema di
classificazione dei prodotti e di ricerca che impiega,
dei codici e dei pittogrammi. L’ampia gamma della
nostra offerta consente inoltre ai clienti di ridurre il
numero dei fornitori, potendo peraltro fare affida-
mento sulla stabilità dei prezzi, che nel catalogo sono
bloccati per un anno, e riducendo lo stock di utensili a
magazzino, grazie alla capacità di fornitura garantita
dal sistema distributivo della Hoffmann”. Il Gruppo
adotta infatti da tempo un modello distributivo con-
centrato: tutto viene servito a livello globale da due
centri di distribuzione, uno a Norimberga di 36.000
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con scorte per 130 milioni di euro di utensili, e
uno vicino a Monaco, per lo stock di arredi industriali.
Molto sviluppata è infine la piattaforma di e-business,
con il 40% degli ordini in ingresso che giungono per
via elettronica.
Sinergie di successo.
Gentili attribuisce, in conclu-
sione, il successo della filiale italiana a una varietà di
fattori, in primis la fiducia data dal Gruppo al mana-
gement al 100% italiano, unitamente all’attitudine di
lungo periodo avuta fin dagli esordi. “La disponibilità
e la grande fiducia che il Gruppo ci ha dimostrato
negli anni sono state decisive per coniugare il mo-
dello consolidato Hoffmann alle peculiari esigenze
del mercato italiano. Cosa che non era per nulla scon-
tata: laddove infatti in Germania vige il rapporto tra
grandi aziende, in Italia tutto è basato sul rapporto
tra le persone, e mentre là si pianifica affidandosi
alla disciplina e al rigore delle aziende, nel nostro
Paese contano la creatività, la reattività, la flessibilità
e la personalizzazione. Abbiamo pertanto convinto
Hoffmann in questi anni ad aprire il catalogo per ac-
cogliere prodotti che erano importanti per i nostri
clienti, ottenendo anche l’autorizzazione a trattare
prodotti speciali fuori catalogo, che i nostri clienti ci
chiedevano. Abbiamo inoltre creato servizi vicini e su
misura, come la riaffilatura degli utensili e la taratura
degli strumenti di misura, che oggi realizziamo in Ita-
lia. Ancora, abbiamo mostrato al Gruppo che non
sempre la Germania è il mercato più competitivo sui
prezzi, ma che per alcuni prodotti l’Italia lo è molto
di più. Abbiamo infine adattato il sistema dei prezzi
e dei pagamenti al nostro mercato, ottimizzando la
logistica con SLA dei corrieri ripensati per le peculia-
rità del nostro Paese”. Per i risultati raggiunti, Gentili
ringrazia infine le persone, rimaste fedeli negli anni
al dna Hoffmann e cresciute con l’azienda, e il capi-
tale relazionale, fatto di oltre 5.000 partnership e in
cui oggi figurano tutti i più grandi Gruppi industriali
italiani. Lungimiranza di Hoffmann Holding, alchimia
tra il modello tedesco e le esigenze del mercato ita-
liano e orientamento alla relazione nel rapporto con
i clienti, portando vantaggi competitivi a lungo ter-
mine a entrambe le parti: con questi punti di forza,
Hoffmann Italia guarda oggi con fiducia alla crescita
futura, con l’obiettivo al 2020 di impiegare circa 140-
150 persone realizzando un fatturato di 65 milioni di
euro, puntando a diventare il numero uno nel mer-
cato degli utensili in Italia.
@marcocyn
Sala attrezzata con un tornio automatico Hurco e un moderno centro di lavoro a 5 assi.