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rmo

giugno/luglio 2016

Pessina. Sia il direttore generale sia Rigamonti

concordano sul fatto che è finita l’era degli

‘yes man’. Posto che in azienda ci debba es-

sere chi prende la responsabilità dell’ultima

parola, i manager di Monzesi hanno capito

che la visione che vogliono portare in azienda

debba essere fautrice di decisioni più veloci e

soluzioni ai problemi più snelle. “Pensiamo di

essere al dunque”, spiega Pessina. “Abbiamo con-

solidato la filiale e l’ufficio commerciale in America;

due anni fa aprimmo la filiale brasiliana che oggi è un

po’ in stallo a causa di un mercato politicamente insta-

bile; avevamo anticipato che avremmo aperto una filiale

al Cairo: a luglio ci saranno le battute finali con la firma

dei documenti e ora sono allo studio nuovi mercati come

l’Iran”, anticipa Pessina.

Alla conquista dell’Africa e del Medio Oriente.

Al

Cairo sarà costituita una filiale marketing, commerciale

e service mentre non è prevista la produzione. “Allo

stato attuale - spiega Pessina - l’Egitto è un Paese per-

fetto come anticamera per conquistare l’Africa, ma non

è stabile politicamente e non ha ancora la giusta men-

talità per affrontare la produzione dei nostri prodotti

altamente tecnologici e precisi”. Detto questo, Pessina

spende parole eccelse sull’Egitto. “Siamo pronti a par-

tire al Cairo. Abbiamo già registrato il nome della filiale

presso il Ministero dello sviluppo egiziano e, nono-

stante le problematiche politiche, consideriamo l’Egitto

il Paese più equilibrato del mondo africano, un Paese

amico dell’Europa Occidentale e nelle nostre strategie

l’Egitto sarà l’apertura commerciale verso il mondo afri-

cano”. Pessina spiega però che questa filiale non sarà

‘utilizzata’ per affrontare, commercialmente parlando,

il Medio Oriente; Monzesi sta studiando e valutando

l’Iran in quanto, come obiettivo per il 2018, c’è la con-

quista dell’area mediorientale. Ma non è un lavoro

semplice. Sia Pessina sia Rigamonti stanno studiando

da anni questi mercati. A domanda sul perché l’Africa

o perché il Medio Oriente, i vertici aziendali parlano

di ‘visione’: in Egitto, Monzesi sta facendo utili e li sta

reinvestendo ripagando gli investimenti fatti e sono di-

versi anni, tre per l’esattezza, riferisce Pessina che si sta

lavorando sull’apertura della filiale al Cairo. Sull’Iran, e

più in generale il Medio Oriente, Pessina spiega che si è

ancora molto incerti e attenti sulle notizie da diramare:

il 2018 non è proprio dietro l’angolo ma sia Pessina sia

Rigamonti fanno sapere che è da un anno che si stanno

preparando su quel mercato, anche attraverso corsi di

finanza islamica, normative in fatto di gestione del per-

sonale e leggi commerciali/produttive. Non è ancora

certo se e quando Monzesi aprirà una filiale in Iran o

in Libano “la situazione geopolitica non ci aiuta e noi

non siamo fautori del cambiamento, ma dobbiamo su-

birlo. Tuttavia - spiega Pessina - subire una questione

come questa, significa sottoporre l’azienda e la sua

parte finanziaria a un’attenta valutazione, ponderata e

assicurata, in quanto potrebbe essere facilissimo che un

giorno si apra la filiale e il giorno successivo la si debba

richiudere”, ma quel che è certo è che sull’Iran Monzesi

crede molto. “L’Iran è uno degli Stati più giovani del

mondo con 26 anni di età media, maggior parte laureati

in ingegneria meccanica e stiamo parlando di un Paese

che non è sprovveduto: l’Iran non fa parte della Lega

Araba, ma della Lega Islamica, è una nazione che non è

definibile come Paese emergente ma è una potenza che

è sempre stata presente con un PIL in netta crescita ma

con percentuali da Paese consolidato, previsione 2016

al 4% e poi si dovrebbe stabilizzare intorno al 5%: è

tra i primi dieci produttori di acciaio, ha il petrolio, è

il terzo produttore di gas e di vetro, non è un Paese

sprovveduto perché ha saputo sfruttare l’embargo per

consolidarsi all’interno, nonostante le innumerevoli e

palesi difficoltà”, conclude Pessina.

@Stefano_Belviol

Due modelli della

produzione Monzesi:

Monza 520 CNC6 e

Viotto RV2 610.