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aprile 2016
sione a filo, appositamente costruite per la realizzazione
dei microfori dei polverizzatori diesel. Si tratta di fori del
diametro da cinque a venti centesimi di millimetro, visi-
bili chiaramente solo al microscopio. Si tratta di macchine
utensili con componentistica elettronica/CNC e sistemi di
misurazione ottici sugli assi di ultima generazione.
In Disa vengono lavorati materiali tradizionali come acciai
legati, ghisa e leghe d’alluminio. È da sottolineare che
l’azienda dispone anche di un reparto per il trattamento
termico dei materiali, con atmosfera controllata e spegni-
mento in olio o sale industriale. Premesso che la qualità in
produzione riguarda lo stretto momento produttivo, Co-
dini sottolinea l’importanza del fluido refrigerante. Non
solo per la sua funzione specifica di raffreddare la lavo-
razione, ma anche quella di lubrificante e antiossidante.
Il binomio lubrificazione e precisione.
“Nei reparti di
produzione -intervieneCodini- ènecessariomantenereun
ambiente sano e confortevole per gli operatori. L’atten-
zione della direzione di Disa si è sempre rivolta all’utilizzo
di nuove tecnologie: dall’aspirazione di fumi e nebbie d’o-
lio, gestione della carica batterica del lubrorefrigerante, ai
controlli da parte di enti terzi. A tale scopo la fornitura di
olio intero da parte di Bellini Lubrificanti, con il prodotto
Harolbio, è risultata vincente”. Vediamo perché. Ha conti-
è, ad oggi, decisamente superiore in termini di qualità e
affidabilità. Abbiamo un nutrito portafoglio ordini e, lo
scorso anno, abbiamo realizzato un ottimo fatturato con
una quota di esportazione che è pari a circa il 90%”.
La produzione.
L’azienda ha una varietà di prodotti
decisamente ampia: dalle pompe complete agli elementi
pompanti, fino ai singoli polverizzatori. La produzione
dei componenti più commercializzati arriva a quantità
notevoli (10.000-20.000 pezzi/mese). Altre famiglie di
prodotti hanno lotti che variano tra i 500 e i 5.000 pezzi.
La gestione dei flussi produttivi è una delle principali fasi
strategiche dell’azienda. Un sistema ERP controlla e gesti-
sce le sequenze delle trasformazioni. La diversificazione
dellaproduzione imponeancheun costanteattrezzaggio
dellemacchine utensili. Le lavorazioni di tornitura sono le
più diffuse. Decine di torni da ripresa dalla tedesca DMG
e centri di tornitura da barra Boley (ora Citizen), Star e
Tsugami Precision completano le lavorazioni. Invece, per
quanto riguarda i centri di rettificatura sono presenti
macchine dell’inglese John & Shipman, della svedese
UVA, per poi passare alle Tschudin e Studer. Le macchine
Sunnen sono dedicate alla superfinitura delle superfici
come la lappatura. Infine, ma non per questo meno im-
portanti, sono disponibili speciali macchine da elettroero-
Corpi iniettore
Sopra FMS Makino, a destra corpi iniettore e sotto elementi pompanti.