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aprile 2016
ito con la Legge 326/2003, con l’obiettivo di promuo-
vere l’eccellenza nella ricerca e di favorire lo sviluppo
del sistema economico nazionale. L’attività scientifica
riguarda campi dall’elevato contenuto innovativo, con
applicazioni in molteplici settori, dalla medicina all’in-
dustria, dall’informatica alla robotica, dalle scienze della
vita alle nanobiotecnologie. IIT ha sede a Genova, in
un single site-lab di 30 mila mq, e conta 11 centri nel
territorio nazionale (a Torino, a Milano, Trento, Parma,
Roma, Pisa, Napoli, Lecce, Ferrara) e due negli USA (MIT
e Harvard).
Lo staff è di 1.440 persone, di cui l’85% è impiegata
nell’area scientifica. Il 45%dei ricercatori proviene dall’e-
stero, la maggior parte da oltre 50 Paesi del mondo. Il
16%sono ricercatori italiani rientrati. Etàmedia 34 anni.
Nel 2015 IIT ha ricevuto finanziamenti pubblici per circa
96 milioni di euro, e conseguito fondi esterni per 22 mi-
lioni di euro provenienti da progetti europei, finanzia-
menti da istituzioni nazionali e internazionali, e progetti
industriali.
Nei suoi primi dieci anni di attività, IIT annovera undici
finanziamenti attribuiti dall’European Research Council
(ERC). Inoltre, partecipa a diversi programmi plurien-
nali finanziati dall’Europa. In particolare, la Flagship
‘Graphene’, vede IIT capofila per la sezione ‘energia’ e
tra i primi autori del piano d’azione per il trasferimento
tecnologico delle invenzioni basate sul grafene. La pro-
duzione di IIT vanta oltre 6.300 pubblicazioni, più di 300
domande di brevetto attive, oltre 10 start up costituite e
altrettante in fase di lancio.
@gapeloso
rali, dell’economia e della realtà sociale della Liguria, a sup-
porto dell’attività di programmazione generale e di settore
dell’EnteRegione.LaSocietàhaunorganicoditrentaaddetti
eraccogliel’ereditàel’esperienzastoricadell’IstitutoLiguredi
RicercheEconomico-Sociali (Ilres), associazionesenzascopodi
lucro fondata nel 1963. Lo staff proviene dal mondo univer-
sitario e delle imprese e vanta una fitta rete di rapporti con
strutture universitarie, società di consulenza, professionisti
dellaricercasocio-economicaapplicata, istituti di ricerca, Cen-
tri di sviluppo e innovazione territoriali e i principali Istituti
regionali di ricerca italiani.
L’attività di analisi e ricerca ha carattere conoscitivo, inter-
pretativo e propositivo, ed è orientata ai settori strategici
dell’economia locale (industria, artigianato, portualità e tra-
sporti,marketing territoriale, internazionalizzazione, ricerca,
sviluppo e alta formazione) e al monitoraggio delle princi-
pali variabili socioeconomiche a scala regionale: mercato
del lavoro, struttura produttiva, import/export, movimento
turistico, sistema creditizio, traffici portuali e aeroportuali,
agricoltura. Di particolare interesse anche il Rapporto sulla
finanza territoriale, arrivato all’undicesima edizione, che
nasce dalla collaborazione di sei istituti regionali di ricerca
sui temi della finanza pubblica. Il Rapporto 2015 presenta le
evoluzioni congiunturali della finanza pubblica territoriale,
monitora il processo di riforma istituzionale e contabile che
ha preso avvio nel 2015 ed evidenzia le prospettive future
sulla base del dibattito in corso, raccogliendo le esperienze
e le riflessioni che emergono dai vari contesti di riferimento.
L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
è un centro di
ricerca pubblico che adotta il modello della Fondazione
di diritto privato, sotto la vigilanza di Miur e MEF, istitu-