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Strategie
rmo
aprile 2015
Dadiversi decenni i robot sonouna risorsa consolidatanell’industriamanifatturiera. Il prossimo
passoper questemacchine è acquisire la capacitàdi collaborare congli operatori umani e apprendere
da loro. La tedescaKuka e l’italianaTelerobot Labs hannodei progetti innovativi che puntano
proprioa rendere possibile questanuova evoluzione della robotica.
di Jacopo Di Blasio
RMO SPECIALE
ASSEMBLAGGIO
Capaci di
apprendere
e
collaborare
L
e più recenti teorie sull’ap-
prendimento considerano
fondamentale l’interazione tra
cervello e organi sensoriali, consi-
derando tra questi anche i sistemi
di percezione del movimento e,
quindi, riservando alla stessa ca-
pacità di muoversi un ruolo di
estrema importanza nello sviluppo
delle funzioni di apprendimento.
Naturalmente, questo approccio
ha suscitato interesse anche nel
campo della ricerca sulla robotica,
dove si intravvede la possibilità
di un nuovo sostanziale passo in
avanti, lavorando non solo sull’in-
cremento della capacità di calcolo
dei sistemi automatici, ma anche
sull’interazione evoluta tra funzioni
di apprendimento e dotazione di
sensori.
Quanto questo approccio sia pro-
mettente è dimostrato anche dal
fatto che è condiviso da Kuka, che
è una consolidata realtà industriale
di livello multinazionale e che pro-
pone dei robot che devono dimo-
strarsi affidabili ed efficaci, visto
che in gran parte sono destinati
a utilizzatori del mondo manifat-
turiero. La stretta interazione tra
controllo evoluto e sensori è alla
base di uno dei più recenti progetti
di Kuka, denominato LBR Iiwa, che
presenta novità sostanziali anche
nell’integrazione di tipi radical-
mente nuovi di sensori per un robot
industriale. Per presentare LBR Iiwa
in Italia, Kuka è stata affiancata da