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rmo

marzo 2015

sistemi produttivi, processi che minimizzino gli impatti

ambientali negativi, e facciano risparmiare energia e ri-

sorse naturali.

Il progetto Adaptive Manufacturing si propone di svi-

luppare tecnologie e soluzioni che rendano le fabbriche

flessibili ed efficienti, in grado di adattarsi rapidamente

ai veloci cambiamenti del mercato. Alla sua guida vi sono

SCM Group di Rimini, in qualità di referente industriale,

e Cesare Fantuzzi dell’Università degli Studi di Modena e

Reggio Emilia in veste di responsabile scientifico.

Il progetto Smart Manufacturing 2020 sta sviluppando

l’utilizzo di tecnologie digitali per rendere le aziende

manifatturiere più competitive, produttive e reattive alle

necessità del mercato. Il referente industriale è Siemens

Italia, mentre il responsabile scientifico è Marco Taisch

del Politecnico di Milano.

Il progetto High Performance Manufacturing sta lavo-

rando sul settore dei beni strumentali per l’industria,

con l’obiettivo di sviluppare macchine e sistemi di pro-

duzione che contribuiscano al concetto di ‘fabbrica in-

telligente’, inteso come centro produttivo sostenibile

e competitivo in grado di fronteggiare efficacemente i

rapidi cambiamenti del settore. Il referente industriale

è la piacentina MCM Machining, mentre il responsabile

scientifico è Michele Monno del Politecnico di Milano e

del Consorzio Musp.

Manifatturiero tricolore

Il manifatturiero italiano ha

un valore superiore ai 900 miliardi di euro, oltre 425

mila imprese e 4 milioni di addetti.

Esso è uno dei più importanti d’Europa secondo solo a

quello tedesco. La competitività del manifatturiero ita-

liano deve essere costantemente rafforzata attraverso

la promozione continua di attività di ricerca e innova-

zione, per garantire nel tempo prestazioni eccellenti

nei settori strategici del Made in Italy e nei comparti

industriali del futuro.

In questo scenario evolutivo si inserisce il Cluster tecno-

logico nazionale fabbrica intelligente. “Quando si parla

di aggregazione tra imprese e fare rete - ha sottolineato

Gianluigi Viscardi, vicepresidente della piccola industria

di Confindustria - CFI è un esempio concreto di aziende

che mettono in comune conoscenze ed esperienze per

una vera innovazione di prodotto e di processo”. E ha

continuato: “L’innovazione e la conoscenza non si de-

vono fermare all’interno di un’azienda, ma è fonda-

mentale costruire sinergie con realtà industriali anche

diverse tra loro”.

Alla conferenza stampa del Cluster Fabbrica Intelligente sono

intervenuti, da sinistra: Roberto Paoluzzi Imamoter CNR, Marco

Taisch Politecnico di Milano, Giuseppe Fogliazza MCM, Tullio

Tolio Itia CNR, Gianluigi Viscardi vicepresidente piccola industria di

Confindustria e CEO di Cosberg, Giacomo Bianchi di Itia CNR.