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marzo 2015
è centrale in questo ambito - continua il manager - sia
nella produzione di robot che, per le loro caratteristiche
intrinseche, possono essere applicati in spazi ridotti in
operazioni di manipolazione, assemblaggio, impacchet-
tamento/inscatolamento, fino all’asservimento di mac-
chine utensili, ovvero in quella somma di fasi di lavoro
dove l’interazione con l’uomo, il lavoro in parallelo, è
più naturale e dove le dimensioni ridotte e la flessibilità
sono dei veri atout”.
Ecco dunque che il nuovo Racer 999 si incardina in que-
sto processo di evoluzione tecnologica. Due sono i mo-
tivi alla base della scelta. Innanzitutto, viene prodotto
(anche) in modalità safe, all’interno del progetto Robo-
Safe , ovvero con strumenti di gestione e controllo dedi-
cati alla safety che, monitorando le traiettorie del robot
e le aree di spazio in cui questo si muove, sono in grado
di salvaguardare la sicurezza delle persone, senza inter-
rompere i cicli produttivi, come avveniva in passato, ma
semplicemente ottimizzandoli. “In particolare si tratta
del terminale di programmazione e dell’unità di con-
trollo capaci di interfacciarsi con la macchina attraverso
parametri di sicurezza innovativi inseriti nei software
- continua Baroncelli - tanto del TP5 quanto del C5G o
del fratello minore C5Compact”. L’altro motivo è pro-
prio per la dimensione ridotta dello sbraccio, inferiore al
metro, 999 millimetri: “Il nuovo robot è particolarmente
adatto a quelle operazioni, elencate prima, in cui mac-
china e uomo possono concorrere alle medesime fasi
lavorative in parallelo, scambiandosi lavoro e operando
insieme”, riprende il manager.
“La strada della sicurezza è, come detto più volte, un
percorso che necessita di incrementare la sensoristica
applicata e di integrare altre componenti di automa-
zione, come i sistemi di visione, oltre ad un maggior
controllo sulle aree di lavoro e sulle traiettorie da far
percorrere al braccio meccanico - chiude Arturo Baron-
celli -. Ecco la partita che Comau sta giocando con il
piccolo Racer 999”.
Compattezza e design
Racer 999 è il nuovo robot antropomorfo a sei assi di Comau che eredita tutte le principali caratteristiche del ‘fratellomaggiore’,
Racer 7-1.4, prodotto che in un solo anno ha riscosso un gran successo sul mercato, e aggiunge peculiarità che completano la
vasta gamma prodotti dell’azienda italiana. Racer 999, infatti, ha uno sbraccio inferiore al metro di lunghezza (999millimetri),
caratteristica che lo rende particolarmente adatto ad applicazioni che richiedono uno spazio di manovra ridotto: assemblaggio,
manipolazione, asservimentomacchine utensili, packaging, e altre ancora. Creato per un payload di 7 kg estendibili fino a 10 kg,
con escursione limitata dell’asse 5 per pick&place rapidi, il robot si è dimostrato il più veloce della categoria. Inoltre può essere
montato, oltre che nella posizione classica a terra, anche a parete, a soffitto e su supporti inclinati.
Comau non ha dimenticato neppure design e stile: in Racer 999 la fisionomia di unmuscolo umano prende la forma geometrica
di un robot. Le linee della macchina, infatti, offrono un dinamismo che prende vita nell’onda che caratterizza il carter del polso:
le curve rimandano direttamente alla velocità con cui i punti delle sue traiettorie vengono raggiunti con rapidità e fluidità senza
pari. Oltre alla base del robot, disegnata e costruita per assicurare massima stabilità, Racer 999 può contare su E-motion, il
software in grado di ottimizzare e rendere più fluidi i movimenti e di ottenere riduzioni del tempo-ciclo fino al 25% rispetto ai
robot di precedente generazione. Le dimensioni ridotte del robot e del controllo, inoltre, consentono consumi ridotti grazie alla
minor potenza installata secondo i principi dell’EnergyManagement System eComau.