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luglio/agosto 2014
Strategie
PRIMO PIANO
meccaniche. E’ per questo motivo che Rösler Italiana
è vicina al mondo universitario, vicina alle nuove leve
che usciranno dal mondo accademico e si scontre-
ranno con il mondo del lavoro”.
Tutto inizia da un buon progetto.
L’approc-
cio con il cliente inizia attraverso una semplice valu-
tazione delle caratteristiche del progetto. Una volta
definite le basi preliminari con l’area commerciale di
Rösler, il laboratorio sviluppa concretamente il pro-
getto e definisce gli elementi che andranno a formare
il prodotto stesso. Un esempio lo porta Sala. “Il cliente
che produca coltelli deve comunicarci le condizioni in
cui arriveranno a noi i manufatti prima delle lavora-
zioni, su quanti turni dobbiamo agire, quali le richie-
ste specifiche sulla presentazione del prodotto finale,
tutto questo per stabilire la tipologia di levigatura e la
forgiatura. Con l’area commerciale e con il cliente an-
diamo a costruire la soluzione migliore sia dal punto
di vista tecnico sia economico”. “La fornitura globale
è il punto di forza commerciale di Rösler”, sottolinea
Milazzo, che prosegue: “Rösler fornisce il pezzo, i
macchinari, l’abrasivo, il prodotto chimico e, inoltre,
il trattamento delle acque reflue, l’assistenza tecnica
e commerciale, pre e post vendita, con l’agente”. La
società ha a disposizione una tecnologia polivalente
che è applicabile a qualsiasi prodotto o lavorazione.
“Le richieste sono molto varie - spiega ancora Sala
- si passa da lavorazioni sui dentini delle zip delle cer-
niere lampo fino alla richiesta più bizzarra che ricordi,
fano Giussani dell’assistenza direzione commerciale
Prodotti Chimici colui il quale, con Milazzo si occupa
di gestire le offerte nonché il pre e post vendita con i
clienti. Tornando al concetto di nuove leve e tecnica
di laboratorio, colpisce sentire dalle parole di Sala
il concetto di “tecnica che diventa tecnologia” che
sta a significare: dalla pratica si passa a un sistema di
lavoro più sofisticato che presuppone unmix di studi
precisi e un’attenta gestione manuale sul campo. È il
caso della vibrofinitura che passa proprio da un con-
cetto puramente estetico a una tecnica sempre più
sofisticata prossima alla tecnologia. Sala spiega que-
sto passaggio come ‘il mondo di Rösler’, un mondo
che prevede molta pratica ma anche molta cono-
scenza universitaria. Infatti, l’azienda sostiene un
programma di tesi di laurea orientate al trattamento
delle superfici. Rösler fa parte di un’associazione che
vede la compartecipazione di aziende e università, in
particolare il Politecnico di Milano, chiamata Polie-
fon, della quale Rösler è vicepresidente. Il sostegno
a questo tipo di laurea è volto a formare i futuri in-
gegneri sia dal punto di vista teorico-accademico sia
dal punto di vista più operativo facendo leva sull’u-
tilizzo dei macchinari oppure sulla conoscenza dei
passaggi necessari che servono per portare avanti un
processo produttivo. “L’azienda fa tutto questo per-
ché ce lo richiede il mercato”, sottolinea Sala. “Negli
ultimi anni, la vibrofinitura non rappresenta più una
mera connotazione estetica, diventa quel processo
di lavorazione che fornisce all’oggetto prestazioni
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