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Carlos Maidagan
è nato a Bilbao
nel 1961. Dopo gli
studi in Ingegneria
Elettrotecnica
presso l’E.T.S.I.I.
di Bilbao, nel
1986 è entrato
in Fidia per
gestirne la branch
tedesca. Nel tempo ha ricoperto posizioni
sempre più rilevanti, assumendo dapprima il
ruolo di general manager di Fidia Ibérica, e poi
in qualità di subsidiaries manager ha seguito
le filiali in Cina, Francia, Spagna, Germania e
Brasile ed è stato presidente e AD della branch
statunitense di Fidia. Dal novembre 2013 è
direttore generale di Fidia, e dall’aprile 2014 è
membro del CdA, con la carica di consigliere, e
vice presidente esecutivo di Fidia SpA.
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rmo
luglio/agosto 2014
Carlos Maidagan
e il know-how maturato sono talmente ampi che
siamo in grado, continuamente, di competere con
aziende anche più grandi di noi. La strategia di
Fidia, a livello generale, rimane la stessa: poter
suggerire ai clienti la prossima tecnologia adatta
alle loro esigenze. Fidia propone macchinari per
la fresatura veloce, teste di fresatura, controlli nu-
merici, accessori e software. Produciamo interna-
mente tutta la tecnologia che offriamo ai nostri
clienti e questo ci consente di conoscere minuzio-
samente i nostri mercati, le tecnologie applicate,
le innovazioni in ogni ambito da noi toccato. Per
questo possiamo essere ‘one step ahead’ e pro-
porre la tecnologia che, in base alle nostre cono-
scenze, è quella del futuro”.
Qual è la vostra ricetta per essere ‘un passo avanti’?
“Abbiamo capito, ed è parte integrante della no-
stra strategia di sviluppo, che ci sono questioni che
non possiamo tralasciare in nessun caso. La prima
è l’ascolto: possiamo conoscere al meglio la tec-
nologia, ma questa, senza l’intervento dell’uomo
e senza le indicazioni che derivano dal mercato,
perde di potenza e significato. I nostri clienti,
con cui spesso sviluppiamo progetti ad hoc, spe-
ciali, sono per noi l’orecchio verso il mercato e,
rappresentano, dei veri e propri partner. Loro in-
tercettano i bisogni delle aziende a cui vendono
i prodotti realizzati con le nostre soluzioni e, a
ritroso, suggeriscono a noi come migliorarci. L’in-
tegrazione delle informazioni dei partner con le
competenze tecnologiche sono l’asse portante
dell’eccellenza Fidia. Integrazione che facciamo
anche ad altri livelli, specie internamente. L’a-
scolto delle esigenze del cliente e dei mercati viene
ribaltato internamente mettendo attorno a un ta-
volo forza commerciale, engineering, produzione,
finance. Le persone coinvolte nel processo raccon-
tano esigenze ed esperienze e questo diventa il
motore per lo sviluppo di tecnologie adatte a sod-
disfare le problematiche che sorgono”.
Quali innovazioni tecnologiche sono allo studio?
“Tutto va nella direzione dell’integrazione e
dell’accorciamento delle fasi, nel senso che que-
ste ultime saranno sempre più integrate alle altre
e gestite in un numero inferiori di passaggi. In
questa direzione noi abbiamo presentato il nuovo
software di predizione del movimento della mac-
china, ViMIll, che si integra da un lato con il sof-
tware di CAD/CAM e dall’altro con il controllo
numerico. L’obiettivo di ViMill è impedire all’o-
peratore di correre rischi di danneggiamento per
il rispetto dei patti e dei vincoli di bilancio, e questo
è premiante per la Germania. Ecco perché per noi è
il mercato di riferimento”.
Torniamo per un attimo sulla Cina…
“La Cina è il vero Paese da tenere sotto stretta osser-
vazione. Laggiù si stanno attrezzando per diventare,
sempre che non lo siano già, la prima potenza mon-
diale. Stanno comprando la migliore tecnologia sul
mercato e non più solo macchinari per produzione in
serie o di bassa qualità. Per quanto osserviamo noi,
a livello di macchinari acquistati nell’ambito della
fresatura e delle lavorazioni di superficie complesse,
stanno investendo per competere direttamente con
aziende americane ed europee.
In tutto questo la grande novità è sul lato qualità. I
cinesi si stanno livellando verso l’alto per garantire
prodotti molto buoni e grandi volumi. Indubbia-
mente non hanno la capacità creativa e di innova-
zione degli occidentali, ma... imparano in fretta e,
grazie all’acquisto della migliore tecnologia, stanno
scalando le posizioni”.
Quali sono le leve strategiche su cui Fidia punterà nel breve
e nel medio periodo?
“I settori su cui continueremo a investire e dove
primeggiamo rimangono quelli dell’automotive e
dell’aerospace. Il nostro grado di specializzazione
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