Editoriale
rmo
luglio/agosto 2014
7
Ripartire
da
piattaforme
territoriali
Non ci sono più risorse per una politica industriale nazionale. E dunque
occorre ripartire da una politica industriale territoriale, che punti su piat-
taforme territoriali che raggruppino soggetti di impresa, centri di ricerca
e istituzioni: tutti col comune obiettivo di favorire una competitività in-
centrata sulla qualità. A dettare questa ricetta è Giuseppe Berta, docente
della Bocconi ed esperto di storia dell’industria. Una ricetta che parte
da un assunto: il sistema manifatturiero è arrivato a un punto di svolta
epocale. Occorre per questo analizzarne i sintomi e soprattutto essere
lungimiranti nell’individuarne le soluzioni.
Secondo il docente, che ha spiegato la sua visione alla recente assemblea
dei Giovani imprenditori di Confindustria, si sta sempre più riducendo la
distinzione tra grande e piccola impresa. Anche le aziende di dimensioni
ridotte, a detta di Giuseppe Berta, devono ormai adottare strategie e
comportamenti paragonabili a quelli delle grandi. Il discrimine che conta,
invece, è l’apertura verso i mercati internazionali. Il professore aggiunge
una certezza: oggi produzione industriale fa rima con produzione di co-
noscenza da un lato e occorre costantemente alzare il livello dell’asticella
della qualità dall’altro lato. Per raggiungere questi due obiettivi è neces-
sario un forte investimento sul capitale umano.
Approccio questo, secondo lo storico, che ha la conseguenza di ripensare
continuamente i confini dell’impresa. Perché la produzione continua e
comulativa di conoscenza è la condizione per garantire un futuro all’in-
dustria italiana.
