progettare
409
OTTOBRE
2017
49
portanza per la gestione e il controllo
del veicolo, soprattutto se si tratta di
autovetture conpotenze importanti. Lo
pneumatico è l’anello di congiunzione
tra il terreno e il veicolo. Spesso è
anche il più trascurato da parte degli
automobilisti. Ecco allora la necessità
di sviluppare un prodotto intelligente,
in grado di avvertire quando le con-
dizioni di utilizzo non raggiungono i
requisiti di sicurezza preventiva.
Insomma, Pirelli Connesso è un pneu-
matico con connessione elettrica e
sensori in grado di offrire servizi a
valore aggiunto. L’interfaccia avviene
tramite app su un comune smartpho-
ne in commercio. È semplice da uti-
lizzare.Appositamente progettato per
un approccio business to consumer.
Attualmente la piattaforma di gestio-
ne è proposta ai principali costruttori
di veicoli della fascia prestige a livello
mondiale. Essa è compatibile con i
dispositivi elettronici dei singoli co-
struttori. Questa tecnologia non si
limita solo all’aspetto tecnologico, ma
amplia le sue funzioni anche all’aspet-
to di allerta per il cambio degli pneu-
matici, geo marketing e prenotazione
del prodotto al rivenditore più vicino.
“Oggi - prosegue Sabatini - questa
soluzione è fruibile solo per una nic-
chia di mercato, ma è assolutamente
compatibile con la produzione di serie
per qualsiasi tipologia di vettura. I
parametri relativi alla sicurezza sono
ampiamente declinabili per tutte le
auto. È prevedibile, in un prossimo
futuro, la diffusione di Pirelli Connes-
so e della relativa piattaforma, a un
mercato automotive più vasto”.
Come cambia la progettazione
Il prodotto e la sua applicazione è
davvero rivoluzionario per l’industria
dell’auto. Quali elementi innovativi
sono stati introdotti per progettarlo
e costruirlo? Sabatini risponde: “La
produzione e la progettazione dello
pneumatico smart non è stata ri-
voluzionata. Certamente sono stati
introdotti nuovi metodi nella fase
progettuale”. Di cosa si tratta? Sabati-
ni prosegue: “È importante segnalare
che in futuro si potrebbe pensare a un
ciclo di progettazione e produzione
per integrare il sensore direttamente
in produzione e non a valle come
avviene oggi. Sottolineo che gli ele-
menti più significativi del progetto
Connesso sono mondi tecnologici
differenti che si uniscono. Questo è un
dato fondamentale per la buona riu-
scita del prodotto. Equipaggiare una
gomma con un sensore su una super-
ficie non rigida, che è in movimento,
con sollecitazioni da 1.000 a 3.000
g e trasmettere dati non è cosa da
poco”. E conclude: “Per questi e altri
Pirelli Connesso è in grado di trasmettere dati e informazioni all’automobilista.
Marco Sabatini, responsabile dello sviluppo prodotto
della business unit di Pirelli.
SPECIALE
MECCATRONICA