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progettare

407

GIUGNO

/

LUGLIO

2017

41

UR3 e UR5) utilizzano una tecnolo-

gia brevettata unica al mondo per

misurare la corrente elettrica e il

suo assorbimento nei diversi assi

della macchina. I cambiamenti nello

stato elettrico delle ‘articolazioni’ del

robot determinano un cambio di at-

tività per la macchina. Se il braccio

del robot misura una forza più forte

di quella programmata, automatica-

mente va in arresto.

Quando il robot va in fermata di si-

curezza, gli operatori possono avviare

rapidamente il back up senza alcuna

assistenza di un programmatore e-

sterno semplicemente interagendo

con due pulsanti sul touch screen

di programmazione. Così facendo la

produzione può ripartire immedia-

tamente riducendo di moltissimo i

fermi e mantenendo elevate rese ed

efficienza del processo.

La facilità di programmazione, la fles-

sibilità e la sicurezza sono garantite

anche dall’elevato numero di I/O pre-

senti a bordo macchina che consente

un rapido accesso al cuore del robot

e alle sue ‘features’.

questa operazione, l’azienda utilizzava

6/7 dipendenti per svolgere le attività

di composizione di un kit. Oggi la linea

lavora con al massimo due persone.

Uno dei fattori che ha maggiormente

impressionato la dirigenza dell’azien-

da americana è stato notare come,

con Universal Robots, le macchine

siano entrate in servizio dopo appena

un’ora dalla consegna e si siano oc-

cupate subito dei primi compiti base.

Questo grazie a un’interfaccia utente

intuitiva e semplice da programma-

re che ha consentito l’avviamento

delle applicazioni descritte in solo

due giorni.

La modalità drag&drop per la pro-

grammazione di movimenti e traiet-

torie del robot e l’uso della ‘manual

guidance’ per l’autoapprendimento

dei movimenti rende l’avviamento e-

stremamente rapidoe anchepiacevole

da realizzare. Per molte operazioni,

infatti, è sufficiente muovere il polso

del robot sulla traiettoria da percor-

rere, fornire l’istruzione di lavoro e

questi darà vita immediatamente al

ciclo impostato.

Flessibilità operativa

La facilità di programmazione è si-

nonimo di flessibilità operativa. È

facile rendersi conto, infatti, di come

i robot UR possano essere facilmen-

te e velocemente convertiti ad altre

attività e applicazioni di diverso tipo,

anche perché, essendo collaborativi,

non necessitano di alcuna gabbia di

sicurezza a delimitare il proprio rag-

gio di azione. Il robot lavora accanto

agli operatori come un vero e proprio

collega e, in caso di contatto, questi

si ferma evitando sul nascere qual-

siasi pericolo per l’uomo che opera

accanto alla postazione robotizzata.

L’assenza di gabbie protettive è anche

sinonimo di ulteriore risparmio di

denaro. L’assenza di barriere e di se-

gnali di sicurezza significa riduzione

di hardware e software da acquistare

e integrare e la riduzione del layout

di fabbrica da dedicare all’automa-

zione, con conseguente risparmio

di denaro anche in termini logistici.

Tutti e tre i modelli di robot Uni-

versal Robots (quindi oltre all’UR10

usato da Dinamyc Group, anche

INDUSTRIA DEL PHARMA

DOSSIER

A sinistra, parte dei prodotti di Dynamic Group realizzati con i robot Universal Robots; a destra, un UR10 impegnato nella composizione di un kit con l’ausilio di

un gripper che effettua il vuoto.

A sinistra, la facilità di programmazione del robot UR10 nell’applicazione condivisa con un robot cartesiano; a destra, un UR10 nella fase di pick&place.