progettare
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GIUGNO
/
LUGLIO
2017
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UR3 e UR5) utilizzano una tecnolo-
gia brevettata unica al mondo per
misurare la corrente elettrica e il
suo assorbimento nei diversi assi
della macchina. I cambiamenti nello
stato elettrico delle ‘articolazioni’ del
robot determinano un cambio di at-
tività per la macchina. Se il braccio
del robot misura una forza più forte
di quella programmata, automatica-
mente va in arresto.
Quando il robot va in fermata di si-
curezza, gli operatori possono avviare
rapidamente il back up senza alcuna
assistenza di un programmatore e-
sterno semplicemente interagendo
con due pulsanti sul touch screen
di programmazione. Così facendo la
produzione può ripartire immedia-
tamente riducendo di moltissimo i
fermi e mantenendo elevate rese ed
efficienza del processo.
La facilità di programmazione, la fles-
sibilità e la sicurezza sono garantite
anche dall’elevato numero di I/O pre-
senti a bordo macchina che consente
un rapido accesso al cuore del robot
e alle sue ‘features’.
questa operazione, l’azienda utilizzava
6/7 dipendenti per svolgere le attività
di composizione di un kit. Oggi la linea
lavora con al massimo due persone.
Uno dei fattori che ha maggiormente
impressionato la dirigenza dell’azien-
da americana è stato notare come,
con Universal Robots, le macchine
siano entrate in servizio dopo appena
un’ora dalla consegna e si siano oc-
cupate subito dei primi compiti base.
Questo grazie a un’interfaccia utente
intuitiva e semplice da programma-
re che ha consentito l’avviamento
delle applicazioni descritte in solo
due giorni.
La modalità drag&drop per la pro-
grammazione di movimenti e traiet-
torie del robot e l’uso della ‘manual
guidance’ per l’autoapprendimento
dei movimenti rende l’avviamento e-
stremamente rapidoe anchepiacevole
da realizzare. Per molte operazioni,
infatti, è sufficiente muovere il polso
del robot sulla traiettoria da percor-
rere, fornire l’istruzione di lavoro e
questi darà vita immediatamente al
ciclo impostato.
Flessibilità operativa
La facilità di programmazione è si-
nonimo di flessibilità operativa. È
facile rendersi conto, infatti, di come
i robot UR possano essere facilmen-
te e velocemente convertiti ad altre
attività e applicazioni di diverso tipo,
anche perché, essendo collaborativi,
non necessitano di alcuna gabbia di
sicurezza a delimitare il proprio rag-
gio di azione. Il robot lavora accanto
agli operatori come un vero e proprio
collega e, in caso di contatto, questi
si ferma evitando sul nascere qual-
siasi pericolo per l’uomo che opera
accanto alla postazione robotizzata.
L’assenza di gabbie protettive è anche
sinonimo di ulteriore risparmio di
denaro. L’assenza di barriere e di se-
gnali di sicurezza significa riduzione
di hardware e software da acquistare
e integrare e la riduzione del layout
di fabbrica da dedicare all’automa-
zione, con conseguente risparmio
di denaro anche in termini logistici.
Tutti e tre i modelli di robot Uni-
versal Robots (quindi oltre all’UR10
usato da Dinamyc Group, anche
INDUSTRIA DEL PHARMA
DOSSIER
A sinistra, parte dei prodotti di Dynamic Group realizzati con i robot Universal Robots; a destra, un UR10 impegnato nella composizione di un kit con l’ausilio di
un gripper che effettua il vuoto.
A sinistra, la facilità di programmazione del robot UR10 nell’applicazione condivisa con un robot cartesiano; a destra, un UR10 nella fase di pick&place.