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progettare

404

MARZO

2017

manovrabilità lasciando un design

snello e compatto. Questa configu-

razione sostanzialmente permette

spostamenti rapidi e precisi ‘in vo-

lata’ lasciando libero l’operatore di

esplorare velocemente la zona e di

variare quota di ispezione con molta

facilità. Normalmente una configu-

razione standard consiste in sei od

otto motori di manovra, il design

dell’ArcheoROV invece permette u-

na sensibile riduzione di costo ed

efficienza energetica utilizzando so-

lo tre motori di spinta e manovra.

Il design e la simulazione è stata

eseguita principalmente attraverso

l’uso del software 3D SolidWorks

parametrico. Nasce come software

appositamente dedicato per l’in-

gegneria meccanica ed è quindi

particolarmente utile per la pro-

gettazione di apparati meccanici,

anche complessi. In questo caso è

stato essenziale l’uso di un software

professionale che riuscisse ad ac-

zatori avendo accesso ai disegni

costruttivi del ROV stesso. Come

per loro il nostro interesse e più in

generale la mission è la creazione

di dispositivi per la ricerca ed e-

splorazione subacquea accessibile

a tutti permettendo a chiunque di

estendere la propria esperienza e

visione del mare anche al di sotto

della superficie, alla quale spesso ci

si ferma a immaginare cosa ci sia

celato al di sotto di quello specchio

riflettente.

Per questo il team di Witted ha deci-

so di creare un ROV che rispondesse

alle esigenze di modularità, modifi-

cabilità e trasportabilità richieste tra

l’altro anche dal partner di progetto

ArcTeam di cui Luca Bezzi è stato

il referente. Normalmente i droni

subacquei teleguidati consistono

in macchine molto complesse e co-

stose oltre ad essere difficilmente

movimentabili, questi droni veri e

propri richiedono normalmente at-

trezzature di supporto molto com-

plesse e dispendiose oltre ad avere

un costo molto elevato di loro all’ac-

quisto. ArcheoROV nasce quindi per

rispondere all’esigenza di avere un

drone leggero, infatti si parla di un

peso di circa 6 kg, portabile in un

comune zaino e che permettesse un

utilizzo snello facile e preciso pur

rimanendo su una fascia di prezzo

estremamente ridotta.

Le sfide tecnologiche

Le sfide principali infatti, oltre al pe-

so, sono sfide prettamente tecniche.

Dal sistema di visione alla riduzione

di costo passando per l’assetto e la

configurazione del sistema genera-

le. L’assetto è stata una delle sfide

di design più importanti, infatti, la

configurazione a tre motori, inusua-

le per un ROV classico creato prin-

cipalmente per l’hovering ovvero il

rimanere fermo su un target speci-

fico, permette un’elevata mobilità e

INDUSTRIA NAUTICA

DOSSIER

Caratteristiche di ArcheoROV il drone sottomarino open source sviluppato presso Witlab.