60
progettare
404
MARZO
2017
MECCANICA
compagnare le idee di design verso
la produzione e industrializzazione.
Tutti i test fisici invece sono stati
realizzati attraverso la stampa 3D di
PHA/PLA e CNC di alluminio poi ano-
dizzato per aumentare la resistenza
all’acqua salata e alla corrosione
in genere.
Per la parte software invece è stato
deciso di adottare Python, OpenCV,
QT e ROS. Soffermandoci su ROS,
acronimo per Robot Operating Sy-
stem, è un software aggiuntivo al
sistema operativo, nel nostro caso
Linux, per lo sviluppo e la program-
mazione per robot. ROS fornisce i
servizi comuni usati da un normale
sistema robotico, come astrazione
dell’hardware, controllo dei dispo-
sitivi tramite driver, comunicazione
tra processi, gestione delle appli-
cazioni (package) e altre funzioni di
uso comune. Un insieme di processi
all’interno di ROS si possono rap-
presentare in un grafo come dei nodi
che possono ricevere, inviare ed
elaborare i messaggi provenienti da
e verso altri nodi, sensori e attuatori.
Una comunità per scoprire il mare
L’utilizzo di questi due software è
stato essenziale per risolvere in-
nanzitutto i problemi relativi alla
comunicazione tra i componenti del
ROV stesso, sia per la parte in acqua
che la parte a terra, ma anche in
ottica di permettere a sviluppatori
terzi di creare le proprie applicazioni
senza doversi preoccupare eccessi-
vamente del linguaggio utilizzato
o dell’integrazione con il software
principale dell’ArcheoROV. Tutta la
progettazione hardware e software
è stata guidata da uno spirito di
condivisione e di apertura verso
una community, esistente e futura,
di sviluppatori che potranno crea-
re soluzioni e sistemi compatibili
senza dover affrontare la progetta-
zione dell’intero sistema di un ROV
complesso e che richiede un team
abbastanza ampio per lo sviluppo
ed il testing. La scelta di un sistema
open source è stata fin da subito
una strada quindi percorribile per lo
sviluppo di tutto il progetto.
Un’avventura open source quindi,
che segue un movimento che negli
ultimi anni ha aiutato e ispirato
imprese e progetti di successo, per
quasi la totalità dei componenti
utilizzati nel progetto ArcheoROV.
Lo spirito che guida questo pro-
getto è senza ombra di dubbio la
volontà di stimolare un mercato e
una comunità di sviluppatori e de-
signer in quanto l’esplorazione del
mare richiederà delle competenze e
degli sforzi che un’azienda da sola
non potrà mai sostenere, ma un
ecosistema di imprese renderà più
accessibile il mare e i suoi mondi
nascosti.
A. Saiani, CEO& product designer Witted.
Rendering del drone eseguito con Solidworks; il peso
è di circa 6 kg ed è trasportabile in uno zaino.