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progettare
400
SETTEMBRE
2016
Produttività del capitale umano, innovazione quotidiana e radicale, adeguamento delle
politiche del lavoro, formazione delle competenze, creazione di standard aperti: sono i cinque
pilastri individuati dalla CommissioneAttività Produttive della Camera dei Deputati su Industria
4.0 in Italia. Sarà la base per il primo Piano di politica industriale del Governo sul tema della
digitalizzazione nel manifatturiero
LUCA ROSSI
INCHIESTA
La via
italiana
a
Industria 4.0
Big data e Internet delle Cose, robo-
tica e sensoristica, automazione e
manifattura additiva: per le imprese
italiane l’adozione di nuove tecnologie
potrebbe rappresentare un aumento
della produttività dal 30 al 50%. In
altri termini: la via italiana a Industria
4.0. Un paradigma sul quale molti
altri Sistema-Paese si sono mossi da
tempo mentre da noi finora è stata
solo la lungimiranza di molte aziende
a supplire alla presenza governativa.
Un ritardo digitale che l’Italia deve,
e finalmente vuole, recuperare. Con
questo approccio, a inizio luglio, la
CommissioneAttività Produttive della
Camera dei Deputati ha presentato la
prima indagine conoscitiva su Indu-
stria 4.0 ma soprattutto ha piantato i
cinque pilastri sui quali edificare un
piano di politica industriale.
Dopo la Brexit e con l’intenzione già
annunciata della Gran Bretagna di
ridurre le tasse sulle imprese, do-
po 15 anni nei quali il nostro Paese
ha maturato una distanza di ben 30
punti nel costo del lavoro calcolato
per unità di prodotto è quanto mai
necessario un progetto Paese anche
nel comparto delle nuove tecnologie
nel manifatturiero. Secondo il mini-
stro dello Sviluppo Economico, Carlo
Calenda, il Governo presenterà del-
le misure governative basate sullo
sviluppo infrastrutturale della banda
larga, e su misure fiscali come il su-
perammortamento, la nuova Sabatini
e la revisione del Fondo di Garanzia.
I cinque pilastri
Puntare sulla produttività del capita-
le umano, accompagnandolo a una