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parto che oggi consuma il maggior

numero di fastener è il settore auto-

motive. A fronte di ordini numerica-

mente consistenti ci siamo attrezzati

con il rinnovo dei macchinari produt-

tivi come stampatrici e infilatrici più

veloci, così da risparmiare sui costi/

uomo. Abbiamo anche investito nello

sveltimento dei processi produttivi

attraverso l’automazione del flusso di

lavoro. Maggior produttività però non

deve andare a scapito della qualità

del prodotto, motivo per cui abbiamo

realizzato una struttura qualificata che

ci consente di tenere sotto controllo

tutte le fasi della lavorazione”.

Snaiderbaur, afferma: “La nostra

produzione è maggiormente rivolta

al settore automotive. Un comparto

che presenta sempre maggiormente

un elemento di sfida professionale in

quanto sempre più attento ed esigen-

te di flessibilità e crescente qualità. La

diversificazione delle richieste, l’im-

portante coinvolgimento in dinami-

che di progettazione e prototipazione

oltre alla grande diversità di casisti-

che anche legate alle tempistiche a

volte ristrette a volte molto lunghe,

sono gli elementi che ci impongono

vivacità, ma con sempre maggiore

attenzione all’innovazione data dai

macchinari e dagli strumenti di pre-

cisione con però parallela attenzione

alla formazione del personale per

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progettare

400

SETTEMBRE

2016

impegnarsi nel conoscere l’utilizzo di

nuovi materiali e nuove applicazioni,

aumentare l’attenzione alla qualità e

alle crescenti esigenze di precisione

e conformità”.

“I fissaggi meccanici - commenta

Manuele Avanzolini, amministratore

delegato Rivit -, come i rivetti a strap-

po sono sistemi di giunzione che non

hanno subito grandi variazioni dalla

loro creazione, anni addietro. Quindi

non prevedo che ci possano essere

cambiamenti importanti a livello di

materiali o di operatività. Resta però

costante la ricerca di soluzioni ad hoc

per le esigenze dell’utente ed è su

questo fronte che la progettazione e la

ricerca di soluzioni innovative creano

lo spazio per novità interessanti, che

poi possono essere suggerite a tutti

i settori produttivi”.

I comparti di destinazione

A questo punto è interessante sapere

quali sono i settori industriali che

maggiormente assorbono e consu-

mano fastener. “I settori a maggior

assorbimento di fastener - afferma

Arduini -, sono e rimangono l’auto-

motive come plant e come compo-

nentistica di primo e secondo livello.

Poi il settore trasporti in genere: dai

veicoli industriali fino al ferroviario,

navale e aerospace. Segnali di forte

sviluppo si intravedono nell’ambito

delle costruzioni edili nei fissaggi dei

rivestimenti esterni termoisolanti. Per

questomotivo l’automazione dei pro-

cessi produttivi è sempre più sofisti-

cata, integrata da sistemi di controllo

qualitativo al 100% della produzione.

Ciò sarà indispensabile per poter ga-

rantire i requisiti tecnici dei fastener.

Deroghe a questi principi con il rischio

di non conformità potranno generare

elevati costi economici dovuti a ri-

vendicazioni per risarcimento danni

da parte degli utilizzatori, mettendo

a repentaglio la stessa sopravvivenza

del fornitore”.

“Per Rivit - dice Avanzolini - il com-

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