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SCENARI

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progettare

396

MARZO

2016

sterzo diventa in grado di fornire,

oltre ai consueti controlli, anche la

tracciabilità/controllo posizione del

veicolo, e la geolocalizzazione di

comandi, messaggi e allarmi emessi

all’interno rete CAN, nonché il moni-

toraggio delle lavorazioni compiute.

Il tutto attraverso lo smartphone

dell’operatore, che funge da bridge

tra il veicolo e la cloud.

Dalle macchine agricole alle moto

“Il nostro sistema permette di perso-

nalizzare il volante in funzione delle

aspettative di impiego”, ha dettoGino

Mainardi, CEO di Cobo. “L’operato-

re deve essere messo in condizione

di guidare senza rischi anche senza

essere un esperto. È un obiettivo da

raggiungere in fretta, dato che gli

operatori esperti sono sempre più

rari, e perciò si cerca di far sì che

la macchina sia in grado di ‘coprire’

l’inesperienza dell’operatore”.

Le colonnette iST sono prodotte da

gennaio 2016 sia negli USA, nell’im-

pianto di Burlington (Iowa), sia negli

impianti europei. Si comincerà con

una serie limitata, lavorando a fian-

co ai clienti per dare luogo a versioni

dedicate del software per l’impiego

sui diversi tipi di veicoli. Lo sviluppo

del progetto porterà ad avere un

prodotto fortemente integrato ma

al tempo stesso flessibile e scala-

bile nelle varie categorie di veicoli.

Anche il cinematismo meccanico, a

richiesta e così come già avvenuto

per freno e acceleratore, lascerà il

posto a una soluzione by wire diret-

tamente connessa con la ECU del

sistema attuativo di sterzo. In questo

modo anche il volante diventerà

componente attivo, in pratica un

Tavola rotonda: ‘2016 Reagire al cambiamento, rilanciare le imprese e il Paese’. Da sinistra Gino Mainardi, Cobo; Raffaele Ricatto, Fidia; Galdino Candiotto, Galdi; Gabriele

Nicolini, Interpuls; Luigi Maldera, MBL Solutions.

sensore nelle mani dell’operatore.

“In questo prodotto abbiamo co-

niugato i due aspetti per certi versi

opposti che convivono all’interno

del nostro gruppo”, ha spiegato

Mainardi. “Da un lato sviluppiamo

tecnologie per veicoli che lavorano

in condizioni pesanti, come trattori,

escavatori o mietitrebbie. Dall’altro

forniamo computer di bordo ad a-

ziende motociclistiche come Ducati,

MV, KTM. Nel primo caso la dote

principale è la resistenza a polvere,

fango e stress; nel secondo bisogna

essere performanti, rapidi, in grado

di visualizzare informazioni con ra-

pidità e chiarezza. Fondendo questi

due aspetti abbiamo ottenuto un

prodotto che unisce affidabilità e

alte prestazioni, e che riteniamo sia

l’inizio di una nuova generazione”.

@Vanamonde65