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APRILE
2015
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temente all’innovazione tecnologica
italiana e vanno rispettati. Chiedono,
un Paese snello che supporti il loro
dinamismo e non abbia costi di strut-
tura soffocanti”.
La riforma del lavoro crede aiuti a
ridare dinamismo al settore mecca-
nico? E quali altri interventi reputa
necessari da parte del Governo?
“Una vecchia nota pubblicità recitava:
‘fatti, non parole’. Le imprese hanno
bisogno dei fatti, ossia dei cambia-
menti che rendano il lavoro molto più
flessibile. Né più né meno di come
sono ‘flessibili’ i mercati oggi. Flessibili
èdifatti uneufemismo. Sarebbemeglio
dire aleatori, imprevedibili, intercorre-
lati o anticiclici… Ci siamo capiti. In un
contesto come questo, il lavoro deve
poter assecondare le imprese, natu-
ralmente nel rispetto dei lavoratori”.
La Commissione europea ha identifi-
cato il manifatturiero come comparto
strategico, dandosi degli obiettivi
entro il 2020. Anima si propone un
interlocutore anche a livello istitu-
zionale?
“Certamente. Abbiamo la presidenza
di Orgalime, European Engineering
Industries Association nella persona
del nostro Past President Sandro Bo-
nomi, persona esperta e ottimamente
rappresentativa. In UNI abbiamo la
vice presidenza, sempre con Bonomi,
siamomembri dellaCommissionecen-
trale tecnica, l’organo che approva le
norme, in rappresentanza di Confindu-
stria. Presidiamo inoltre tutte le Com-
missioni e gruppi di lavoro, a livello
nazionale, europeo e internazionale,
di interesse dei settori che rappresen-
tiamo. Continuiamo a farci sentire in
numerose sedi specifiche di lobbying
ed istituzionali. Abbiamo inoltre altre
idee in merito. Siamo ben consapevoli
che senza la ‘nostra meccanica Made
in Italy’, ilmanifatturieroeuropeovalga
ben poca cosa, quindi cercheremo di
farci valere”.
Expo è una occasione storica per
il nostro comparto manifatturiero.
Quali iniziative avete in programma
per sfruttare la meglio questa vetrina
del Made in Italy?
“Dato il tema di questa Expo, mi au-
guro si percepisca chiaramente che le
Tecnologie Italiane, che volutamente
metto in maiuscolo, stanno alla base
della nutrizione in numerose filiere.
Purtroppo sonoprodotti e soluzioni tier
2 o tier 3, come si dice, e pertanto non
con brand o una visibilità percepibile
alle grandi masse. Mi piacerebbe tanto
che questa fosse l’occasione per farlo
capire a tanti cittadini del mondo in
visita. ‘volenti o nolenti tutti mangiano
una enormità di Made in Italy’”.