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progettare 382
LUGLIO
/
AGOSTO
2014
capacità degli operatori a valle di
cogliere opportunità nei mercati
più dinamici.
Pur con andamenti differenzia-
ti nei singoli Paesi, la generale
debolezza della domanda euro-
pea - area verso cui si rivolgono
oltre la metà delle vendite estere
di tecnologie per l’automazione
industriale - ha continuato a pe-
nalizzare la performance espor-
tativa complessiva dell’industria
italiana. In corso d’anno maggiori
spunti di crescita sono originati
dai mercati extra europei, verso
cui si sono orientate nel tempo
le strategie di internazionalizza-
zione delle imprese. Fra i mercati
che hanno fornito un più ampio
sostegno alla tenuta delle espor-
tazioni di comparto si annoverano
Medio Oriente e Asia orientale. In
quest’ultima area ha mostrato una
elevata vitalità il mercato cinese,
divenuto nel 2013 quinto Paese di
sbocco delle tecnologie italiane.
Sostanzialmente stabile sui livelli
del 2012 la domanda provenien-
te dal continente americano. La
debolezza della domanda interna
ha continuato a riflettersi anche
sulle importazioni di tecnolo-
gie per l’automazione (-2,1% nel
2013). Pur con indicazioni di mi-
glioramento, nella prima metà del
2014 lo scenario macroeconomico
globale continua a mostrare ele-
menti di incertezza. Fra i fattori
che potranno sostenere la ripresa
internazionale si annoverano la
tenuta delle principali economie
emergenti e il rafforzamento della
crescita nel mercato statunitense.
Nelle attese il riavvio del com-
mercio mondiale, pur mantenen-
dosi a tassi inferiori alla media
di lungo periodo, potrà svolgere
un ruolo centrale per l’effettivo
consolidamento dello scenario.
In questo contesto si preannuncia
per l’economia italiana una lenta
fase di uscita dalla crisi, guidata
dall’export e in cui restano elevati
i rischi di nuovi avvitamenti al
ribasso.
Un nuovo slancio della domanda
interna continua a essere ostaco-
lato dalla debolezza di consumi e
investimenti, dalle difficoltà nel
mercato del lavoro e dalla perdu-
rante restrizione del credito. A ciò
si aggiungono gli effetti dramma-
tici e difficilmente colmabili che la
crisi ha avuto in questi ultimi anni
sul tessuto industriale italiano,
con la perdita di capacità produt-
tiva anche nei settori più avanzati.
Nel 2014 la fragilità del merca-
to domestico continua a limitare
il recupero dei principali settori
manifatturieri. Maggiori spunti di
crescita potranno originare per
l’industria italiana dal canale este-
ro, grazie al rafforzamento degli
scambi globali.
Le attese sull’andamento di or-
dini e produzione delle imprese
industriali italiane intercettano
queste tendenze. Il miglioramen-
to del contesto macroeconomico
nei principali mercati di sbocco -
che si rifletterà sulle esportazioni
dirette e indirette - potrà fornire
un significativo sostegno anche
alla tenuta dell’industria italiana
dell’automazione manifatturiera
e di processo. Nodo importante
per la crescita di comparto si con-
ferma l’effettivo recupero della
domanda nell’area europea.
ECONOMIA
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