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sensibile ai mutamenti dello sce-
nario. Il ruolo centrale assunto nel
periodo più recente dai nuovi mer-
cati nel mix delle esportazioni di
tecnologie italiane ha altresì favo-
rito una crescente specializzazione
dell’offerta di beni strumentali.
L’attenzione all’innovazione e alla
ricerca di soluzioni ‘customizzate’
continua a fornire un contributo
importante per la competitività
dell’industria italiana sui merca-
ti esteri. In questo contesto si
colloca la continuativa attività di
ricerca portata avanti negli ultimi
anni dal comparto dell’automa-
zione industriale, che ha permes-
so fra l’altro l’applicazione delle
tecnologie ad ambiti non tradi-
zionali. Nonostante le incertezze
dello scenario, il canale estero
ha mantenuto anche nel 2013 un
ruolo importante a sostegno dello
sviluppo dell’automazione indu-
striale manifatturiera e di pro-
cesso.
Le esportazioni indirette
In chiusura d’anno le esportazioni
di tecnologie per l’automazione
hanno registrato un incremento
annuo del 3,7 % (+2,8% l’analoga
variazione nel 2012). Sull’evolu-
zione di comparto si è riflessa po-
sitivamente anche la tenuta delle
esportazioni indirette, grazie alla
Il traino dell’export
L’incidenza dell’export sul fat-
turato totale raggiunge in molti
comparti della meccanica stru-
mentale quote vicine all’80%. Que-
sta caratteristica consente da un
lato di superare parzialmente nel
breve termine i vincoli di una do-
manda interna debole, dall’altro
lega strettamente la sostenibilità
settoriale di lungo periodo alla
dipendenza dal canale estero. L’e-
voluzione della domanda rivolta ai
costruttori di macchine - e lungo
la catena del valore alle tecno-
logie abilitanti correlate fra cui
l’automazione industriale - resta
pertanto strettamente legata alle
mutevoli esigenze dello scenario.
Nelle più recenti previsioni Sace
per il biennio 2014 e 2015 le espor-
tazioni italiane di beni strumentali
potranno beneficiare dell’effettiva
ripresa di produzione e investi-
menti nei principali Paesi avanzati
e dei crescenti fenomeni di in-
dustrializzazione nelle economie
emergenti. Nello scenario previ-
sionale la domanda di tecnologie e
di innovazione rivolta all’industria
italiana resta frammentata ed ete-
rogenea, originando sempre più
da un insieme variegato di Paesi
distribuiti nei diversi continenti.
Per questo motivo l’evoluzione
della domanda si mantiene più
Un clima migliore
Giuliano Busetto (nella foto) presidente
di Anie Automazione commenta con un
moderato ottimismo i più recenti trend di
mercato:”Questo rinnovato clima di mag-
giore fiducia che si è confermato nei primi
mesi dell’anno in corso ci proietta verso un
2015 che auspichiamo possa essere ancora
migliore - ha dichiarato - naturalmente
alcuni aspetti critici permangono: l’accesso
al credito e le difficoltà nella gestione dei
pagamenti da parte della clientela diffusa,
l’assenza di importan-
ti investimenti Capex
sul mercato domes-
tico, che non sempre
può essere compen-
sata da una vitalità
n e l l ’ e s p o r t a z i o n e
dei nostri costruttori
di macchine auto-
matiche e impianti e,
non ultima, la man-
canza di un piano
nazionale in grado di rivitalizzare la nostra
struttura industriale che, seppure avvicinata
da Francia e Inghilterra, rappresenta pur
sempre la seconda potenza manifatturiera
in Europa”. Il presidente è convinto che
l’automazione sia il DNA dell’industria,
la chiave di successo delle imprese mani-
fatturiere e ne rappresenti l’elemento di
innovazione tecnologica, permettendo la
realizzazione di linee e prodotti altamente
competitivi sui mercati internazionali e au-
mentando l’efficienza in termini di capacità,
flessibilità produttiva e risparmio energetico.
“Siamo alle porte di una nuova rivoluzi-
one industriale, comunemente definita
Industry 4.0 – ha detto Busetto - dove
l’informatizzazione e la connettività, ac-
compagnate da una domanda di produzione
in costante variazione e adattabilità alle
richieste personalizzate dell’utenza finale,
troveranno forte applicabilità nei concetti di
fabbrica intelligente, time-to market sempre
più veloci, simulazione e modellizzazione
dell’intero processo produttivo”.
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LUGLIO
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