fluidotecnica
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SETTEMBRE
2017
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pneumatica eoleoidraulica, le attivitàdi
studio sull’utilizzo delle nostre tecnolo-
gie indiversi settori industriali, realizzati
in collaborazione con il prof. Gruosso
del Politecnico di Milano e le partner-
ship con i principali atenei italiani per
promuovere tesi e supportare master.
Prima dell’inizio del 2018 presenteremo
un programma di corsi che realizzere-
mo in collaborazione con dei partner
esterni e che avranno la peculiarità di
trattare tematiche trasversali rispetto al
mondo industrialema calate sul settore
del fluidpower, apartiredall’implemen-
tazione delle tecnologie 4.0 che devono
entrare nel DNA di tutti gli operatori
del settore. L’industria si sta evolvendo
e questa evoluzione deve in parallelo
riguardare anche il mondo della scuola,
il disegno di una ‘scuola digitale’ deve
comprendere tutto il percorso forma-
tivo delle nuove generazioni e deve
consentire la riqualificazione di chi è già
nel mondo del lavoro. È’ evidente che
questo processo coinvolge molti attori,
in primis il Governo, per mettere mano
inmodo organico al disegno competiti-
vo del Paese, quindi l’Università, che in
molti casi dovrebbe adeguaremodalità
operative e tempi di risposta a quelli del
mondo industriale,maanche leaziende
la cui cultura è determinata dal modello
di leadership degli imprenditori che de-
vono capire l’importanza di valorizzare
persone e competenze”.
Un dato che interessante dei dati
di chiusura 2016 è anche l’aumento
della domanda interna per oltre tre
punti percentuali, meglio di quanto
fatto dalle esportazioni. Come giu-
dica questo dato?
“Il risultato positivo registrato per il
mercato interno deriva da un aumento
della domanda di macchinari destinati
al comparto industriale nazionale, in
buona misura a seguito delle agevo-
lazioni fiscali messe in campo dal go-
verno negli ultimi anni, a partire dalla
Sabatini-ter al super-ammortamento
del 140% fino all’iper-ammortamento
al 250% per l’acquisto di macchinari
in ottica 4.0. A ben vedere direi che
tale fenomeno lascia spazio ad un
ulteriore margine di incremento del
mercato interno nel suo complesso
nel corso dell’anno, ripercuotendosi
positivamente su tutti gli attori della fi-
liera industriale, le aziende produttrici
di macchinari da una parte e i produt-
tori di componenti e sistemi dall’altra.
Da non sottovalutare i risultati com-
plessivi del comparto in termini di
produzione, pari a 3 miliardi di euro
con una crescita del 2,5% , di cui 1,9
miliardi di export a fronte di 867 di
import, con una bilancia commerciale
positiva per oltre un miliardo di euro.
Un dato che fa bene al Paese prima
che al settore. Ovviamente, per sup-
portare il trend di crescita sarebbe
opportuno che le misure fiscali in
vigore diventassero strutturali per e-
vitare fenomeni di rimbalzo negativo
non appena le agevolazioni avranno
termine”.
Per concludere, come vede questo
2017 da un punto di vista di scenari
di mercato e su quali temi il Fluid
Power dovrà focalizzarsi?
“L’andamento attuale del 2017 lascia
intravedere segnali incoraggianti per i
due comparti, conprobabili incrementi
sia per la pneumatica che per l’ole-
oidraulica, che porterebbero l’intero
settore a confermare il trend positivo
del 2016. Sono sempre del parere che
il mercato attuale, altamente tecnolo-
gico, obblighi tutti i settori industriali,
potenza fluida compresa, ad evolvere
sia dal punto di vista dell’offerta di
prodotti e servizi, sia per quanto ri-
guarda l’organizzazione dei processi e
delle attività interne. È indispensabile
sviluppare soluzioni integrate in grado
di consentire una maggiore rapidità
e affidabilità nel controllo, anche da
‘remoto’ garantendo sempre la mas-
sima flessibilità, evolvendo il proprio
ruolo da produttore di componenti a
fornitore di soluzioni complete e custo-
mizzate. Vi sono poi altri aspetti legati
al modo con cui vengono realizzati i
prodotti ed a specifici processi o servizi
disponibili grazie alle nuove tecnolo-
gie, dall’additive manufacturing che
rende più semplice, veloce e flessibile
la produzione customizzata e riduce i
tempi di sviluppo prodotto, alla robo-
tica collaborativa o ai cosiddetti self-
learning robot, che sono ormai parte
integrante di numerose produzioni,
per arrivare sino ai sistemi cognitivi e
più in generale la digitalizzazione dei
processi produttivi. Ritengo comunque
che le aziende italiane della potenza
fluida siano in grado di rispondere a
questenuove, inevitabili, sfide imposte
dal mercato globale, e che tutto ciò
fungerà da stimolo per ulteriori svilup-
pi tecnologici su prodotti e processi”.
@lurossi_71