Table of Contents Table of Contents
Previous Page  16 / 36 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 16 / 36 Next Page
Page Background

16

fluidotecnica

408

SETTEMBRE

2017

Industria 4.0 è anche integrazione

di tecnologie abilitanti. Il settore a

che punto è?

“Mi piace definire le nostre soluzio-

ni come ‘gli elementi che abilitano

le tecnologie abilitanti’. Con questo

voglio dire che per poter realizzare

una macchina in ottica 4.0, in grado

di trasmettere ed elaborare dati e di

interfacciarsi con scenari complessi,

è necessario che i componenti ed i

sistemi inglobati in essa siano a loro

volta predisposti per poter lavorare in

quel modo. Questa evoluzione dei pro-

dotti legati alla pneumatica e all’oleoi-

draulica ha portato all’integrazione di

componenti meccatronici, di software

ed elementi informatici. Di fatto i nostri

prodotti sono diventati più intelligenti,

dotati di sensoristica e diagnostica

integrata, in grado di comunicare u-

tilizzando tecnologie wi-fi, bluetooth

o magari Rfid per trasmettere dati e

informazioni in tempo reale con i più

svariati protocolli di comunicazione.

Il cambiamentopiù importante tuttavia

riguarda la necessità di nuove compe-

tenze e di una revisione del modello di

business che comporta un’evoluzione

dei servizi offerti, fino a ieri conside-

rati un complemento al prodotto ma

che oggi costituiscono spesso il vero

fattore distintivo in ambito competiti-

vo, basti pensare alla manutenzione

predittiva o alla riconfigurabilità dei

sistemi. Le nostre aziende sono indub-

biamente all’avanguardia in questo,

grazie soprattutto alla flessibilità e alla

capacità di leggere i cambiamenti di

mercato che da sempre le caratterizza.

Come ha sottolineato recentemente il

presidente Boccia parlando di aziende

italiane e Industria 4.0, gli esempi vir-

tuosi nonmancano, occorre conoscerli

meglio e moltiplicarli”.

La condivisione delle informazioni è

un altro tema sensibile. Nel maggio

prossimo i Paesi dovranno anche

recepire la normativa europea in

tema. Come si stanno preparando

le aziende e quali difficoltà lei vede

nel futuro?

“Una delle caratteristiche principali

dell’Industria 4.0 è sicuramente l’e-

laborazione, la gestione e la condi-

visione di dati che possono anche

risultare ‘sensibili’ ai fini aziendali.

Pertanto dovrà essere posta massima

attenzione a questo aspetto, anche in

considerazione dell’entrata in vigore,

dal 25 maggio 2018, del nuovo Rego-

lamento (UE) 2016/679, che pone la

necessità di nuovi aggiornamenti e

implementazioni per la gestione dei

dati ai fini della ‘privacy’. Le aziende

dovranno necessariamente confron-

tarsi con questa tematica e adottare

gli opportuni accorgimenti al fine di

soddisfare tutti i requisiti richiesti dalla

normativa, ma soprattutto, e in primis,

per tutelare il patrimonio ‘informativo’

aziendale. Su questo tema anche le

associazioni possono essere un im-

portante canale di comunicazione/for-

mazione per favorire la diffusione di

una cultura del ‘dato’ visto come uno

degli asset intangibili più importanti

dell’azienda che quindi va custodito e

protetto come di fatto facciamo con gli

asset tangibili. Anche in questo caso

la difficoltà più grande è legata alla

cultura più che alla tecnologia”.

Altro tema cruciale per il futuro è la

formazione, la stretta collaborazione

tra imprese e università. Le imprese

del settore come si stanno muoven-

do e Assofluid cosa sta facendo?

“L’obiettivo di Assofluid è diffondere il

più possibile la formazione sulle tec-

nologie che rappresentiamo e farlo

in modo strutturale. Per far questo è

necessario che l’associazione faccia per

quantopossibile da tramite tra istituzio-

ni emondo industriale. In questo senso

vannoadesempio l’accordoche stiamo

definendo con il Miur per promuovere

ulteriormente i nostri corsi Cetop sulla

SCENARI