fluidotecnica
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SETTEMBRE
2017
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quali difficoltà incontrano le aziende
e a che livello stanno aderendo?
“Credo che il primo problema riscon-
trato dalle aziende riguardasse la
‘chiarezza’ per poter usufruire delle
agevolazioni previste dal bando. Di
fatto sebbene per declinare la de-
finizione italiana di Industria 4.0 si
sia parlato da subito dell’intercon-
nessione come principale driver, le
specifiche sono arrivate con un po’
su più fronti, dalla formazione, tema
a cui tengo particolarmente e su cui
stiamo lavorando molto, al marke-
ting, dal networking alla gestione dei
dati di settore. In questi anni abbiamo
creato le ‘strutture’ necessarie per
poter lavorare, dai nuovi uffici ap-
pena inaugurati insieme ad Assiot,
alla piattaforma web per le analisi
statistiche, al portale web, sino alla
società di servizi AFL Servizi ed agli
accordi con riviste di settore, alle
fiere e non ultimo le partnership con
istituzioni e università, ora bisogna
proseguire lavorando sui contenuti.
La strada è già tracciata, basti pen-
sare all’attività statistica che nel 2018
vedrà al lavoro sia il gruppo pneuma-
tico che oleoidraulico, al programma
‘Assofluid Incontra’ che ci vedrà ana-
lizzare sempre più settori per capire
le esigenze dei clienti rispetto alle
nostre tecnologie, o alle partnership
con SPS, Hannover Messe e tutte le
principali fiere di settore nel mondo,
sino alla collaborazione sempre più
stretta con Assiot e con le associa-
zioni legate a Federmacchine, di cui
facciamo parte”.
Il tema di Industria 4.0 è di attualità.
Partiamo dalla parte dei finanzia-
menti previsti nel Piano Nazionale:
di ritardo e questo ha rallentato in
generale i progetti di rinnovamento
del parco macchine e di conseguenza
gli ordini di componenti e sistemi.
Detto questo la manovra ha avu-
to un effetto positivo, tuttavia sono
convinto che negli ultimi 18 mesi
la diffusione di una consapevolezza
rispetto al cambiamento in atto e alle
prerogative dell’Industria 4.0 siano
stati il vero motore che ha portato
ad un aumento degli investimenti.
Voglio credere che il rinnovamento
del parco macchine e l’introduzio-
ne delle tecnologie abilitanti siano
soprattutto una conseguenza della
presa di coscienza degli imprendi-
tori sull’opportunità di aumentare il
proprio volume di business grazie
a queste opportunità. È chiaro che
se le agevolazioni dovessero diven-
tare strutturali, questo aiuterebbe
gli imprenditori nella pianificazione
strategica di medio/lungo periodo.
Mai come in questomomento storico
abbiamo bisogno di un cannocchiale
per guardare avanti, non di una lente
per vedere il prossimo passo”.
Il nuovo Consiglio direttivo
Domenico Di Monte (Camozzi) è stato riconfermato presidente di Assofluid per il quadriennio
2017-2021. La nomina è avvenuta nel corso dell’Assemblea ordinaria dei soci dell’associazione
svoltasi il 14 giugno a Modena. Contestualmente è stato eletto anche il nuovo Consiglio diret-
tivo, che risulta così composto: Amadio Bolzani (presidente onorario), Loris Chierici (Walvoil),
Angelo Colombo (Elettrotec), Paolo Mambretti (Verzolla), Gabriele Manno (Festo), Paolo
Marzocchi (Marzocchi Pompe), Paolo Mastrorilli (Parker Hannifin Italy), Emanuele Morandi
(Pneumax) e Luca Riva (Duplomatic Oleodinamica). Nelle foto: il museo casa Enzo Ferrari
che ha ospitato l’assemblea Assofluid e la proclamazione del nuovo Consiglio direttivo.