mulatore è più o meno compressa.
Di conseguenza cambia la pressione
nell’accumulatore e quindi anche la
forza di compensazione del cilindro.
Tale effetto è indesiderato perché può
influenzare negativamente la qualità
della lavorazione.
Un rapporto possibilmente grande
fra volume spostato e volume di
accumulo riduce al minimo questo
scostamento della pressione o ri-
spettivamente della forza. La gran-
dezza dell’accumulatore è limitata
a causa delle ristrettezze di spazio
per l’installazione e della necessità
di contenere i costi. Per tal motivo è
più vantaggioso scegliere un cilindro
di piccolo diametro e una pressione
possibilmente alta. Si sono rilevate
adeguate pressioni comprese fra 150
e 200 bar. Nellamaggior parte dei casi
è opportuno fare inmodo che il carico
sia vincolato allo stelo del cilindro. Sul
lato dell’asta del cilindro la superficie
anulare è più piccola, ne risulta una
pressione più alta e quindi una por-
tata di scambio più piccola. Inoltre,
poiché in tal caso il cilindro tira, non
si deve tener conto di deformazioni
da piegamento in lunghezza.
Il sistema idraulico
Quali sono gli altri componenti neces-
sari nel sistema idraulico? Secondo la
Direttiva sui dispositivi in pressione,
per l’accumulatore idraulico occorro-
no una valvola di sicurezza certificata
(4) e un rubinetto di scarico (5). Altret-
tanto indispensabile è unmanometro
(6): quando indica che la pressione
è a zero il personale può svolgere
interventi di assistenza senza perico-
lo. Con il manometro si può anche
monitorare la pressione di bilancia-
mento necessaria che viene regolata
attraverso la valvola regolatrice di
pressione (7). Un pressostato (8) o
un sensore di pressione consentono
al sistema di controllo di monitorare
la pressione dell’accumulatore. Per la
fluidotecnica
397
APRILE
2016
23
Lo schizzo del controllo del bilanciamento
e il centro di lavoro con testa.