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fluidotecnica

397

APRILE

2016

21

meno della ‘peste del diesel’ sono,

spesso, il risultato di contaminazione

del fluido da ‘sporco’ e acqua. Inoltre,

le soglie di tolleranza dei motori di

ultima generazione sono sempre più

ridotte”. Pertanto, la filtrazione del

diesel sta assumendo un’importanza

cruciale in ogni fase della filiera di

produzione, stoccaggio e distribu-

zione. Hydac ha ideato il concetto di

‘Diesel Full Protection’ “dalle cartucce

(Optimicron Diesel filter elements), ai

carrelli di dewatering (Low Viscosity

Unit LVU-CD) al Fuel Condition Moni-

toring (Hydac ContaminationSensor

e AquaSensor), la gamma prodotto

copre l’intero ciclo di vita del fluido

per garantire elevate performance al

sistema. La risultante finale consiste

in un notevole abbattimento dei costi

di manutenzione oltre che nella sal-

vaguardia dell’ambiente.

Fluidi di processo

Un campo di applicazione molto

particolare è la filtrazione di pro-

cesso che coinvolge le più svariate

tipologie di fluido dalle emulsio-

ni, ai combustibili, all’acqua. La fil-

trazione dell’acqua nello specifico

avviene prevalentemente con filtri

automatici autopulenti (RF3, RF4,

RF5, RF9, RF12) e coinvolge vari

settori di applicazione quali la si-

derurgia, le cartiere, la produzio-

ne di acqua trattata, la desalazione

sino agli impianti di innevamento

artificiale. Inoltre, “Hydac fornisce

sistemi di pre-filtrazione creati per il

trattamento acqua e dissalazione che

proteggono le membrane di osmosi

e i letti di resina dalla contaminazio-

ne solida e organica”. Questi tipi di

sistemi trovano ad esempio applica-

zione nelle acciaierie, nelle centrali

termoelettriche e per la produzione

di acqua demineralizzata.

Filtrazione portatile offline

Negli impianti si possono verificare

casi di contaminazione straordinaria

o può nascere la necessità di pulire

dell’olio prima di un suo reimpiego. Il

trattamento dei fluidi è fondamentale

per la sicurezza e per mantenere inal-

terate le funzionalità dell’impianto.

“La manutenzione in questi casi si

può avvalere di diversi strumenti -

si addentra Egger Helmut -. I pratici

carrelli di filtrazione di Hydac con-

sentono il monitoraggio e/o la pulizia

offline direttamente sull’impianto,

sulle diverse linee di produzione e/o

stoccaggio” senza ricorrere a impre-

se di manutenzione esterne. Abbia-

mo visto con lo specialista di Hydac

come dentro e fuori ogni schema

idraulico la componente filtrazione

assume peso e consistenza rilevanti

in base all’efficienza desiderata per

l’impianto. Le problematiche relative

all’inquinamento iniziale o sistemati-

co dell’impianto oleodinamico sono

ancora oggi un fattore determinante

ma in più il mercato si è evoluto

verso la fornitura di sistemi ad hoc.

Così, Hydac forte della sua presenza

globale e di aree per la progettazione

e lo sviluppo di sistemi fornisce com-

ponentistica certificata, totalmente

integrabile e adattabile alle necessità

dell’impiantista.

C’era una volta una cartuccia

La tecnologia Optimicron implementata nelle

omonime cartucce ha portato a un’ottimizzazione

totale dell’elemento filtrante. La capacità fil-

trante è stata migliorata con 7 strati di media

filtranti e con una particolare geometria delle

pieghettature ‘Helios’ che ha permesso di ridurre

la pressione differianziale (Ap) che si traduce in

un netto risparmio energetico. Questa tecnologia

è stata implementata nella maggior parte delle

cartucce Hydac e per raggiungere maggiore ef-

ficienza è accomunata alla tecnologia Stat-Free

che risolve il problema della formazione di cariche elettrostatiche generate dagli olii zinc-free.

Le nuove cartucce si vestono di caratteristiche speciali nei diversi campi di applicazione.

Optimicron Pulp & Paper.

Si tratta di elementi filtranti idonei alla filtrazione ad alte portate

ed efficaci anche in presenza di morchie gelatinose che si formano a temperature localmente

elevate (oltre 75 °C). Il loro setto filtrante è stato pensato per gli olii utilizzati nel settore

cartario e garantisce elevata capacità di accumulo nelle diverse applicazioni.

Optimicron Pulse.

Nel normale funzionamento di un sistema repentini sbalzi di pressione,

frutto ad esempio del movimento di un pistone o della carica di un accumulatore, sono frequenti

e spesso portano a pulsazioni estreme. Il deterioramento dell’elemento filtrante in questi casi è

rapido e comporta abituali interventi di manutenzione e costi di sostituzione. Le cartucce Pulse

sono pensate per resistere agli stress dinamici e ben si prestano a tutte quelle applicazioni

soggette a pulsazioni frequenti. I particolari materiali plastici che costituiscono il media filtrante

impediscono la rottura dovuta a fatica assicurando una maggiore durata del filtro ed evitando

la contaminazione. Con gradi di filtrazione 3, 5, 10, 20 μm e integrata di tecnologia Stat-Free.

Optimicron Power.

Realizzate in ottemperanza agli API Standard 614 / ISO 10438 trovano

applicazione nella lubrificazione delle turbine di centrali elettriche, gas e vapore, garantiscono

resistenza e sicurezza. L’innovativo design della struttura è compatto e permette al fluido di

distribuirsi omogeneamente mentre, la tecnologia Stat-Free integrata garantisce la sicurezza

dell’impianto mettendolo al riparo dal rischio di scariche elettrostatiche.