lavoro per i giovani e accelerarne i per-
corsi ad alto contenuto tecnologico. Ci
illustra il progetto?
“Una società che accetta un tasso di disoc-
cupazione giovanile a questi livelli si sta
suicidando, oltre al dovere morale di in-
vertire questa tendenza, di dare un futuro
ai nostri ragazzi, in gioco c’è il futuro del
Paese. Cariplofactory è un impegno che
ci siamo presi per fare la nostra parte. Ab-
biamo investito 10 milioni di euro, questa
volta a fondo perduto, ma in questo caso
abbiamo aggiunto la capacità progettuale
che ormai abbiamo maturato. L’obiettivo
sono 10 mila opportunità di lavoro per
i giovani, partendo dalle nuove occupa-
zioni, per farlo abbiamo attivato collabo-
razioni con grandi aziende, da Microsoft
a Fastweb, Terna, Barilla... Formazione e
nuove idee da sostenere per far nascere
nuove aziende, ma la novità anche in que-
sto caso sta nel modello: è la prima iniziati-
va in tale genere fatta nascere da un’orga-
nizzazione filantropica, Le grandi aziende
sono partner ed assicurano l’indotto e la
crescita delle start up. 10 mila opportunità
di lavoro, con 10 milioni di euro. Faccia il
conto lei. Io credo che sia una politica del
lavoro attiva”.
Quali sono i risultati che avete ottenuto
in termini di avvio di percorsi impren-
ditoriali con questo Polo incentrato
sull’innovazione digitale?
gognone, l’ex Ansaldo di Milano, una
volta c’era una fabbrica bellica, ora co-
struiscono e realizzano i sogni dei giova-
ni. Ci sono ragazze che hanno imparato
a usare computer e taglierina elettroni-
ca, grazie a competenze digitali ora so-
no sarte moderne, confezioniamo abiti
su misura, già fatturano e danno lavoro
ad altri ragazzi. Non è un sogno, è già
realtà. Sono già migliaia i ragazzi che
in pochi mesi sono passati da Cariplo-
factory, centinaia quelli coinvolti dalle
aziende. Cariplofactory è nata a giugno
2016... basta visitarla per capire quel che
sta succedendo”.
La filosofia alla base del Cariplofactory,
premiata dal successo di numeri, po-
trebbe essere un modello da gemmare,
anche a livello governativo o da parte
di altri enti, per cercare di dare una
risposta al tema della disoccupazione
giovanile?
mo bisogno di esempi che riattivino le spe-
ranza dei nostri ragazzi, ma anche dei lo-
ro genitori, delle loro famiglie e anche di
quelle persone che hanno perso il lavoro a
50 anni. La loro esperienza in un progetto
di sistema è utilissima, giovani e meno gio-
vani sono un mix vincente”.
Nella recente visita del Santo Padre a
Milano avete anche lanciato il Patto
per Milano contro la povertà. Può en-
trare nel merito delle finalità dell’ini-
ziativa e come la state costruendo?