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novembre 2016

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attraverso nuovi progetti di formazio-

ne (universitaria e tecnica) e attraverso

sistemi di supporto agli investimenti co-

me quelli previsti dal Piano della Com-

missione Europea e dal Piano industria

4.0 nel nostro Paese. “Tuttavia perman-

gono preoccupazioni di carattere per-

sonale - aggiunge Oliver Winzenried -.

Cambieranno infatti i ruoli del consu-

matore e del produttore. Sarà in effet-

ti il consumatore a ideare, progettare e

realizzare il prodotto di suo interesse

tramite una piattaforma puramente

tecnologica; il fornitore rischia quindi

di sentirsi spodestato dalla sua figura

di creatore dell’offerta e di perdere il

contatto diretto con il cliente. A mio

avviso, l’obiettivo principale dell’Indu-

stria 4.0 non è infatti l’ottimizzazione

dei costi e dei processi, quanto il con-

ferimento di priorità ai reali bisogni

del consumatore, da cui conseguono a

cascata i risparmi nelle risorse, la pro-

tezione dell’ambiente e un’analisi dei

dati in tempo reale per un continuo ria-

dattamento del processo”.

La sicurezza nell’Industria 4.0

Un tema di grande rilevanza nella rea-

lizzazione di modelli industriali di nuo-

va generazione è quello della sicurez-

za; la crescita del numero di dispositivi

di processo diventa pertanto un tassello

fondamentale per la stabilità del sistema

produttivo. “Wibu-Systems è da sempre

rimasta fedele alla propria missione: in-

crementare la redditività dei produttori

di software mediante una gestione delle

licenze flessibile e sicura che protegga

le applicazioni e i conseguenti introiti

da pirateria, reverse engineering, e sa-

botaggio - continua -. Per abbracciare

l’Industria 4.0 abbiamo già fortemente

ampliato le piattaforme che supportia-

mo, estendendo le capacità di Code-

Meter dai soli computer, ai dispositivi

embedded, ai PLC, e ai microcontrollo-

ri. Abbiamo implementato lo standard

OPC UA che riscuote grande successo nel

mondo dell’automazione grazie alla sua

facilità di implementazione. A seguire,

rafforzeremo ulteriormente i metodi

crittografici mediante un progetto che ci

vede impegnati con le realtà accademi-

che locali, amplieremo la gestione delle

licenze al cloud, perfezionando moni-

toraggio d’uso e reportistica, e aumen-

teremo il numero di compartecipazioni

internazionali attraverso associazioni

che promuovano la ricerca e lo sviluppo

congiunto tra esperti di sicurezza”.

connessi innesca minacce informatiche

che per numero e portata non ci si era

ancora trovati ad affrontare. “Non ha

neppure senso parlare di fabbriche

intelligenti senza un’architettura di

sicurezza a sostegno e distribuita da

endpoint a endpoint - afferma Oliver

Winzenried -. Senza sicurezza non si

possono garantire gli standard qualita-

tivi di prodotto, la confidenzialità dei

dati personali, l’affidabilità dei mac-

chinari, la sicurezza del personale, la

salvaguardia dell’ambiente. Attacchi

perpetrati dall’interno o dall’esterno

dell’infrastruttura, errori umani o di si-

stema ed eventi imprevisti, sociali o cli-

matici, possono avere conseguenze di

una portata finora inimmaginabile.

“Bisogna anche aggiungere che non

sono ancora disponibili degli standard

di interoperabilità tra le macchine di

diversi fornitori o comunque non sono

accessibili per una loro facile implemen-

tazione. Per questo aspetto, si rimbalza

tra Industria 3.0 e Industria 4.0, in attesa

di soluzioni di cui tanto la grande indu-

stria quanto il piccolo produttore pos-

sano avvalersi”. Proteggere l’integrità

del software, dei dati di produzione e

Un prototipo della linea di produzio-

ne smart factory protetta da Code-

Meter e una macchina da ricamo con

software protetto e funzionalità della

licenza gestite da CodeMeter.