Opening the door to
young people!
senza lavoro. Secondo il rapporto l’82%dei
ragazzi in UE, tra i 18 e i 24 anni, ha com-
pletato il ciclo scolastico ma 8,7 milioni di
ragazzi tra i 18 e i 29 anni non hanno lavo-
ro e 13,7 milioni non solo sono disoccupati
ma non seguono nemmeno alcune attività
di formazione o training.
Le motivazioni
L’indagine Isfol sulle transizioni dalla for-
mazione al lavoro, che ha coinvolto 45mila
giovani fra i 20 e i 34 anni, ha consentito
di restituire la visione, tutt’altro che im-
maginifica, che i giovani italiani hanno del
lavoro. Diversamente da certe rappresen-
tazioni, per i giovani sempre più spesso il
lavoro ha una funzione strumentale ed è
finalizzato al sostentamento economico
e, in secondo luogo, al perseguimento dei
propri interessi. A questo proposito è ri-
levante considerare l’idea che il Cnos Fap
(Formazione professionale salesiana) ha
sul concetto ‘sociale’ di lavoro. Secondo To-
nini “questo concetto sarebbe importante
estenderlo anche a coloro che, soprattutto
giovani, sono alla ricerca di un lavoro. Il
giovane deve potersi avvicinare al mondo
del lavoro comprendendo che, attraverso
la futura occupazione, potrà dignitosa-
mente contribuire al benessere economico
comune e nel contempo porre in essere la
sua autorealizzazione. È per questo che,
a nostro avviso, per prepararsi ad entrare
sionale legata alla tipologia di lavoro e alle
mansioni che si andranno a svolgere e ta-
le competenza deve essere supportata da
valori educativi solidi radicati saldamente
nell’etica del lavoro”.
Il ruolo dell’insegnante
L’insegnante riprende il ruolo e la respon-
sabilità nella progettazione delle lezioni
se spinto da creatività e passione, con la
prospettiva di rendere centrale il coinvol-
gimento e la partecipazione degli studenti
in un apprendimento attivo e cooperati-
vo. Vedere, fare, creare, cercare, provare,
condividere, tutto in un unico strumento
se utilizzato al meglio e guidato dall’in-
segnante. Sono queste, in sintesi, alcune
delle considerazioni esposte da Alberto
Grillai, direttore Centro di formazione pro-
fessionale Cnos-Fap San Marco che spiega
come, secondo lui, questo modo di lavora-
re in aula possa influenzare la possibilità
di trovare lavoro. “Noi stiamo preparando
studenti a un mercato del lavoro che tra
10 anni chiederà figure professionali che
in gran parte ancora non esistono. Pen-
so quindi che sia fondamentale abituarli
alle nuove tecnologie, a utilizzarle in mo-
do costruttivo ed efficace, a cogliere con
flessibilità e efficacia compiti e mandati
complessi. Non gettiamo carta e penna
‘Quale mestiere voglio fare da grande?’ è un
progetto che coinvolge anche i testimonial di
Bosch in ambito sportivo. Nella foto, Daniele
Massaro insieme agli studenti.
There’s a light at the end of the tunnel as
far as youth employment in Italy, although
there are still obstacles to overcome. What
follows is a journey that starts from the Isfol
data and develops around the experiences of
companies like Bosch, Apple and Accenture
as well as training centers. During the
recession, employment has taken on new
and often unusual forms. The strategies put
in place to buffer the effects of the crisis have
generated behaviors that are difficult to read
but, from Isfol’s analysis of new employment
relationships, there has been an increase
in new permanent contracts, notably
through the transformation of limited-term
contracts and driven by incentives of both
an economic nature (via the 3-year relief
provisions of the Stability Law 2015)
and a normative one (the contract with
increasing safeguards introduced by the
Jobs Act). The Isfol survey on the transitions
from education to work, which involved 45
thousand young people between 20 and
34, restores the view, not just imaginary,
that young Italians are finding work. For
young people, work has an increasingly
practical function, aimed primarily at
earning a livelihood and, secondly, pursuing
one’s own interests. What will tomorrow’s
jobs be? Accenture has mapped over 30
new jobs linked to the digital world. Some
examples in the different areas: e-business
manager, scrummaster, chief data officer,
data scientist, SEO / SEM/ PPCManager,
digital planner / digital communication
manager, digital copywriter, user experience
designer, community manager / social
media manager, chief listening officer, digital
learning manager and digital legal. Many
of these professionals are what Accenture
is looking for itself, and are the most sought
after at the moment.