novembre 2014
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da sempre la libera circolazione dei lavora-
tori - afferma il presidente -: la difenderò,
pur riconoscendo alle autorità nazionali
il diritto di contrastare gli abusi e le fro-
di nelle domande di prestazioni. È mia
convinzione che la libera circolazione
vada vista come opportunità economica,
non come minaccia. Dobbiamo promuo-
vere quindi la mobilità dei lavoratori,
soprattutto nei settori in cui l’offerta di
lavoro e la richiesta di competenze resta-
no cronicamente insoddisfatte”. E ag-
giunge : “Nella nostra Unione, lo stesso
lavoro nello stesso posto dovrebbe esse-
re retribuito allo stesso modo”. Un altro
punto cruciale riguarda la lotta all’eva-
sione che Juncker si impegna a combat-
tere, così come auspica l’adozione di una
base imponibile comune per l’imposta
sulle società e sulle transazioni finan-
ziarie. “Ferma restando la competenza
degli Stati membri in materia di regimi
fiscali nazionali dovremmo intensificare
l’impegno di lotta all’evasione e all’elu-
sione fiscali per assicurare che ciascuno
versi il giusto contributo”. Spingerò in
particolare sulla cooperazione ammini-
strativa tra autorità tributarie e m’im-
pegnerò per l’adozione a livello di UE di
una base imponibile consolidata comune
per l’imposta sulle società.
‘Questavoltaèdiverso’
Spicca poi nel programma di Juncker un
accordo commerciale con gli Stati Uniti.
“È un anacronismo che, nel XXI secolo,
europei e americani continuino a impor-
re dazi doganali gli uni sui prodotti degli
altri, dazi che dovrebbero essere aboliti
in tempi brevi e in toto. Sono altresì con-
vinto che ci si possa spingere ben oltre ri-
conoscendo reciprocamente le norme di
prodotto o definendo norme transatlan-
tiche”. Tutto ciò, però, senza concessioni
per quanto riguarda le norme europee in
materia di sicurezza, salute, protezione
sociale e dei dati. “Da presidente della
Commissione sarò tuttavia anche inequi-
vocabile nell’indisponibilità a immolare
sull’altare del libero scambio le norme eu-
ropee in materia di sicurezza, salute, pro-
tezione sociale e protezione dei dati op-
pure la nostra diversità culturale. Saranno
per me non negoziabili, in particolare, la
sicurezza degli alimenti di cui ci nutria-
mo e la protezione dei dati personali de-
gli europei. Né accetterò che negli Stati
membri dell’UE la competenza dei giudici
sia limitata da regimi speciali in tema di
controversie sugli investimenti: anche in
questo contesto devono applicarsi lo Sta-
to di diritto e il principio dell’uguaglianza
dinanzi alla legge”.
‘Questa volta è diverso’ era il motto scel-
to dal Parlamento europeo per la campa-
gna elettorale. “Dimostriamo insieme che
siamo in grado di far diventare questa
promessa una realtà. Che insieme siamo
in grado di cambiare e rinnovare davve-
ro l’Europa. E che lavoreremo insieme per
riconquistare la fiducia dei cittadini nel
progetto europeo. Farò tutto il possibile
perché le cose cambino realmente”, con-
clude il presidente Juncker. Ed è quello
che ci auguriamo tutti noi.