novembre 2014
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“ I
n un periodo come questo, sen-
za precedenti, i cittadini euro-
pei si aspettano da noi risultati.
Dopo anni di difficoltà economiche e di
riforme spesso dolorose, i cittadini europei
si attendono un’economia funzionante,
posti di lavoro duraturi, una maggiore pro-
tezione sociale, frontiere più sicure, la sicu-
rezza energetica e opportunità digitali”.
Con queste parole il presidente della Com-
missione europea, il lussemburghese Jean-
Claude Juncker, ha annunciato la composi-
zione del nuovo esecutivo europeo.
“Presento oggi la squadra che riporterà
l’Europa sulla strada verso l’occupazione e
la crescita - ha affermato -. La configura-
zione della nuova Commissione europea
risponde alla sua funzione. Dobbiamo
essere aperti al cambiamento, dobbiamo
dimostrare che la Commissione può cam-
biare. Oggi vi presento una Commissione
europea politica, dinamica ed efficiente,
capace di dare all’Europa un nuovo inizio.
Ho assegnato i portafogli alle persone, non
ai Paesi. Sto mettendo in campo 27 gioca-
tori, ognuno con uno specifico ruolo, per
una squadra vincente”.
Il nuovo collegio avrà sette vicepresidenti
più l’Alto rappresentante dell’Unione per
gli affari esteri e la politica di sicurezza (Fe-
derica Mogherini), ognuno a capo di grup-
pi definiti ‘project team’ che rispecchiano
gli orientamenti politici: ‘occupazione, cre-
scita, investimenti e competitività’, ‘merca-
to unico digitale’ o ‘unione dell’energia’.
Investimenti nell’economia reale
Come già annunciato lo scorso luglio nel
discorso davanti al Parlamento europeo,
per il presidente della Commissione le pri-
orità assolute saranno quelle di rafforzare
la competitività in Europa e incoraggiare
gli investimenti finalizzati alla creazione
di nuovi posti di lavoro. “Nei primi tre
mesi del mio mandato e nel contesto della
revisione di Europa 2020 è mia intenzio-
ne presentare un ambizioso pacchetto di
azioni per l’occupazione, la crescita e gli
investimenti”. Juncker ritiene necessario
impiegare in maniera molto più proficua
il bilancio dell’UE e la Banca europea per
gli investimenti (BEI), usare i fondi pubblici
disponibili a livello di UE per incoraggiare
gli investimenti privati nell’economia rea-
le. “Abbiamo bisogno di investimenti più
intelligenti, di interventi più mirati, di una
minore regolamentazione e di una mag-
giore flessibilità nell’uso di questi fondi
pubblici. Sono convinto che ciò ci consen-
tirebbe di destinare, nei prossimi tre anni,
fino a 300 miliardi di euro a ulteriori inve-
stimenti pubblici e privati nell’economia
reale”. Per quanto riguarda l’impiego dei
bilanci nazionali per sostenere la crescita e
l’innovazione, secondo il presidente andrà
rispettato il patto di stabilità ma con una
maggiore flessibilità.
Juncker sottolinea poi l’importanza del-
le PMI che definisce “la colonna portante
della nostra economia e creano l’85% dei
nuovi posti di lavoro in Europa. Ecco per-
ché - aggiunge - abbiamo il dovere di sgra-
varle da regolamentazioni onerose. Per
questo motivo ho deciso di affidare a uno
dei vicepresidenti della mia Commissione
il compito di ottenere una migliore rego-
lamentazione, conferendo il mandato di
individuare, in collaborazione con il Parla-
mento e il Consiglio, i principali oneri bu-
rocratici a livello europeo e nazionale che
potrebbero essere rimossi rapidamente
nel quadro del mio pacchetto per l’occupa-
zione, la crescita e gli investimenti”.
Il primo vicepresidente, Frans Timmer-
The Europe that will be
The European Parliament has elected
Jean-Claude Juncker President of
the new European Commission. His
term begins on November 1st and
will last for five years. According to
what can be gleaned from his speech
before the European Parliament,
stimulating growth through investment,
employment and competitiveness are
some of the priorities that the president
wants to immediately address. “At a
time like this, which is unprecedented,
European citizens expect results from
us. After years of economic difficulty
and often painful reforms, the citizens of
Europe expect a functioning economy,
sustainable jobs, greater social
protection, more secure borders, energy
security and digital-age opportunities”.
With these words the President of the
European Commission, Luxembourg
native Jean-Claude Juncker, has
announced the composition of the new
European executive board. “Today I
present the team that will put Europe
back on the path to employment and
growth”, he said. “The configuration
of the new European Commission
responds to its function. We have to
be open to change, we must show that
the Commission can change. Today I
present a European Commission that is
political, dynamic and efficient, capable
of giving Europe a new beginning. I
have assigned portfolios to people, not
to countries. I’m fielding 27 players,
each with a specific role, for a winning
team”. The new commission will have
seven more Vice-Presidents, plus a High
Representative of the Union for Foreign
Affairs and Security Policy (Federica
Mogherini), each at the head of groups
called ‘project teams’ that reflect their
political orientations, e.g. ‘jobs, growth,
investment and competitiveness’, ‘single
digital market’ or ‘union of energy’.