novembre 2014
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ciente tenere presenti i contenuti del Dise-
gno di Legge delega attualmente all’esame
del Parlamento.
Si tratta di un provvedimento caratterizza-
to da un impianto originale e coerente, che
ha l’ambizione di realizzare un intervento
di riforma organico e contestuale su tutti
gli aspetti della regolamentazione del lavo-
ro, prevedendo di ridefinire il sistema degli
ammortizzatori sociali e renderli universali;
di rafforzare le politiche attive per il lavoro,
anche attraverso la costituzione di un’Agen-
zia Nazionale per il Lavoro; di semplificare
le procedure e gli adempimenti per la costi-
tuzione e la gestione dei rapporti di lavoro;
di riordinare, semplificare ed innovare le
forme contrattuali con l’introduzione del
contratto a tempo indeterminato a tutele
crescenti; di semplificare il sistema dei con-
trolli sulle imprese; di rafforzare la strumen-
tazione di sostegno alla maternità ed alla
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Sono tutti capitoli sui quali vogliamo inter-
venire. Noi vogliamo un mercato del lavoro
più equo, dove tutti abbiano il giusto grado
di opportunità e di tutele. Per questo, attra-
verso un intervento su tutti gli ambiti conte-
a quella dei salotti della finanza, e gli dona
quel tratto pacato e concreto che sta carat-
terizzando la sua azione di Governo. E sul
suo tema, quello del lavoro che sta sempre
più accendendo il dibattito e alzando i toni
dello scontro verbale, il pragmatico Poletti
rifugge dai dibattiti rissosi e si concentra nei
confronti sui contenuti. Lo abbiamo incon-
trato per capire i capisaldi di quella che si
preannuncia la più importante delle riforme
del Governo.
Ministro iniziamo dalle parole pronunciate
nel recente discorso di Jackson Hole dal
governatore della BCE, Mario Draghi, che
ha sottolineato come ‘le economie che
hanno resistito alla crisi meglio in termini
occupazionali sono quelle con più flessi-
bilità nel mercato del lavoro ad adattarsi
alle condizioni economiche’. Il governo
guarda al modello tedesco nella riscrittu-
ra dello Statuto dei lavoratori che risale al
1970? Quali sono i capisaldi per un nuovo
modello di mercato del lavoro modulato
sulle peculiarità italiane?
“Per avere un’idea di come immaginiamo il
mercato del lavoro nel nostro Paese è suffi-
Starting over fromwelfare
Italy is a democratic republic founded
on work: this is the opening line of our
Constitution. In the first article of the
fundamental principles that govern our
country, our founding fathers wanted to
highlight the key role played by labor. And
never before as in recent months has the
issue been so central, not only to the political
debate, but to union and business concerns
as well. The reform of the labor market has
become a fundamental element, requiring
urgent intervention, in our economic and
social system. On the one hand, Europe asks
us to stimulate the country along the difficult
but inevitable path of fiscal consolidation; the
world of production asks the same, in unison,
to provide more modern tools to compete on
the global market; the new generations asks
us keep alive their dream of less precarious
and more meritocratic job prospects.
Bolognese, 53 years old, married with two
children, leader of Legacoop since 2002: a
background that makes Giuliano Poletti,
current Minister of Labor and Social Policy,
very sensitive to the real economy, and less
to that of the salons of finance, and gives
him that calm and concrete persistence that
characterizes his approach to governing. As
for the issue of work, which is increasingly
heating up the debate and raising the tone of
verbal confrontation, the pragmatic Poletti
shuns quarrelsome conflict and focuses
instead on content. We met with him in
order to understand the main points of what
promises to be the most important of all
the government reforms. “We want a more
equitable labor market, where everyone has
a fair share of opportunity and protection
- says the Minister -. For this reason, by
intervening in all the areas encompassed
by the reform legislation, we are working
to change it; to make it, as soon as possible,
more clear, simple and efficient, while at the
same time increasing the degree of fairness
and inclusiveness”.