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novembre 2014

19

ciente tenere presenti i contenuti del Dise-

gno di Legge delega attualmente all’esame

del Parlamento.

Si tratta di un provvedimento caratterizza-

to da un impianto originale e coerente, che

ha l’ambizione di realizzare un intervento

di riforma organico e contestuale su tutti

gli aspetti della regolamentazione del lavo-

ro, prevedendo di ridefinire il sistema degli

ammortizzatori sociali e renderli universali;

di rafforzare le politiche attive per il lavoro,

anche attraverso la costituzione di un’Agen-

zia Nazionale per il Lavoro; di semplificare

le procedure e gli adempimenti per la costi-

tuzione e la gestione dei rapporti di lavoro;

di riordinare, semplificare ed innovare le

forme contrattuali con l’introduzione del

contratto a tempo indeterminato a tutele

crescenti; di semplificare il sistema dei con-

trolli sulle imprese; di rafforzare la strumen-

tazione di sostegno alla maternità ed alla

conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Sono tutti capitoli sui quali vogliamo inter-

venire. Noi vogliamo un mercato del lavoro

più equo, dove tutti abbiano il giusto grado

di opportunità e di tutele. Per questo, attra-

verso un intervento su tutti gli ambiti conte-

a quella dei salotti della finanza, e gli dona

quel tratto pacato e concreto che sta carat-

terizzando la sua azione di Governo. E sul

suo tema, quello del lavoro che sta sempre

più accendendo il dibattito e alzando i toni

dello scontro verbale, il pragmatico Poletti

rifugge dai dibattiti rissosi e si concentra nei

confronti sui contenuti. Lo abbiamo incon-

trato per capire i capisaldi di quella che si

preannuncia la più importante delle riforme

del Governo.

Ministro iniziamo dalle parole pronunciate

nel recente discorso di Jackson Hole dal

governatore della BCE, Mario Draghi, che

ha sottolineato come ‘le economie che

hanno resistito alla crisi meglio in termini

occupazionali sono quelle con più flessi-

bilità nel mercato del lavoro ad adattarsi

alle condizioni economiche’. Il governo

guarda al modello tedesco nella riscrittu-

ra dello Statuto dei lavoratori che risale al

1970? Quali sono i capisaldi per un nuovo

modello di mercato del lavoro modulato

sulle peculiarità italiane?

“Per avere un’idea di come immaginiamo il

mercato del lavoro nel nostro Paese è suffi-

Starting over fromwelfare

Italy is a democratic republic founded

on work: this is the opening line of our

Constitution. In the first article of the

fundamental principles that govern our

country, our founding fathers wanted to

highlight the key role played by labor. And

never before as in recent months has the

issue been so central, not only to the political

debate, but to union and business concerns

as well. The reform of the labor market has

become a fundamental element, requiring

urgent intervention, in our economic and

social system. On the one hand, Europe asks

us to stimulate the country along the difficult

but inevitable path of fiscal consolidation; the

world of production asks the same, in unison,

to provide more modern tools to compete on

the global market; the new generations asks

us keep alive their dream of less precarious

and more meritocratic job prospects.

Bolognese, 53 years old, married with two

children, leader of Legacoop since 2002: a

background that makes Giuliano Poletti,

current Minister of Labor and Social Policy,

very sensitive to the real economy, and less

to that of the salons of finance, and gives

him that calm and concrete persistence that

characterizes his approach to governing. As

for the issue of work, which is increasingly

heating up the debate and raising the tone of

verbal confrontation, the pragmatic Poletti

shuns quarrelsome conflict and focuses

instead on content. We met with him in

order to understand the main points of what

promises to be the most important of all

the government reforms. “We want a more

equitable labor market, where everyone has

a fair share of opportunity and protection

- says the Minister -. For this reason, by

intervening in all the areas encompassed

by the reform legislation, we are working

to change it; to make it, as soon as possible,

more clear, simple and efficient, while at the

same time increasing the degree of fairness

and inclusiveness”.