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DAL MONDO DELLA FINITURA

I temi dell’ambiente e dell’ecoso-

stenibilità sono sempre considerati

fondamentali all’interno del settore

dei trattamenti superficiali. L’Europa

lavora da diversi anni per cercare di

regolamentare questo ampio tema

e creare quei presupposti affinché

le nuove realizzazioni siano sem-

pre più rispettose del mondo in

cui viviamo. Non a caso la direttiva

2009/125/UE sulla progettazione

ecocompatibile dei prodotti con-

nessi all’energia (anche nota come

Ecodesign) è, accanto alla direttiva

2010/30/UE sull’etichettatura ener-

getica (o Energy Labelling) uno dei

principali strumenti per il raggiungi-

mento dei target europei al 2020 in

materia di efficienza energetica e di

riduzione delle emissioni. Obiettivo

della direttiva è quello di migliorare

le performance ambientali dei pro-

dotti connessi all’energia evitando

allo stesso tempo che le diverse le-

gislazioni nazionali in materia osta-

colino la libera circolazione di questi

prodotti nel mercato interno.Trat-

tandosi di una direttiva quadro non

stabilisce, in maniera diretta, norme

vincolanti per i singoli prodotti. Tale

compito è lasciato a specifiche mi-

sure di implementazione settoriali

della direttiva. Le misure di attua-

zione, che vengono ufficializzate

tramite la pubblicazione di Regola-

menti Europei, sono definite dalla

Commissione Europea sulla base

di uno studio preparatorio e con il

coinvolgimento di un Forum consul-

tivo, in rappresentanza dei diversi

stakeholders.

Su questi temi Ucif ha organizzato

una interessante giornata formativa,

per aziende socie e non, incentrata

sulla eco-progettazione degli im-

pianti, ovvero su quella metodologia

progettuale che integra le considera-

zioni di sostenibilità ambientale con

i principi estetico-funzionali tipici del

design. Infatti le strategie di eco-pro-

gettazione (ad esempio progettare

per il disassemblaggio, la minimizza-

zione di materiali ed energia, la du-

rabilità e l’aggiornamento, il riuso)

rappresentano una leva fortemente

competitiva per l’eco-innovazione

dei modelli di produzione e con-

sumo di prodotti e servizi in ottica di

valorizzazione/ottimizzazione delle

risorse e dei costi ad esse connessi,

attraverso un ripensamento globale

non solo dei principi costruttivi e pro-

duttivi ma, anche in modo più radi-

cale, dei bisogni stessi che i prodotti

intendono soddisfare.

Sempre più spesso la realizzazione di

prodotti, impianti o in generale solu-

zioni che abbiano un minor impatto

possibile sull’ambiente è legata alle

primissime fasi in cui questo bene

viene pensato, ovvero alla sua pro-

gettazione. È da lì che bisogna partire

per modificare in modo strutturale la

modalità con cui un bene viene con-

cepito e su questa fase sono state

fornite utili informazioni alle aziende

che hanno partecipato alla giornata,

partendo dalla valutazione del ciclo

di vita (LCA – Life Cycle Assessment)

e passando per il ‘modello delle 6

R’: re-think, re-duce, re-place, re-

cycle, re-use, re-pair. È l’ennesima

conferma concreta dell’attenzione

che Ucif ripone da anni al tema del

rispetto dell’ambiente.

99

rmo

novembre/dicembre 2017

Eco-progettazione

di un

impianto