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rmo

giugno/luglio 2017

Il nuovo centro.

Il nuovo centro, in cui Prima Industrie

ha investito 8,5 milioni di euro (oltre ai circa 6,5 milioni

di euro di macchine complessivamente esposte nella

sala demo) e che è stato realizzato in meno di un anno

dalla posa della prima pietra, è strutturato in 5.000 m

2

totali di cui 2.500 dedicati agli uffici corporate di Prima

Industrie e divisionali di Prima Power e 2.500 dedicati

alla sala demo e all’ospitalità dei clienti. Una struttura in

grado di ospitare comodamente quattro delegazioni di

clienti in contemporanea, con una sala corsi da 80 posti,

una sala demo dedicata ai clienti provenienti da tutte

le parti del mondo, in cui sono in funzione undici mac-

chine proprie, fra cui un’intera linea di produzione. È un

edificio dotato delle più moderne tecnologie per il ri-

sparmio energetico, che vanno dall’isolamento termico

alla produzione stessa dell’energia grazie a pannelli fo-

tovoltaici, pannelli solari ed un impianto geotermico.

Anche la gestione dell’illuminazione è automatizzata

con un sistema domotico al fine di ridurre gli sprechi. In

altri termini ciò significherà ridurre le emissioni di CO

2

di

circa 300 tonnellate l’anno. Una filosofia strettamente

legata alla tecnologia ‘Green Means’ che Prima Indu-

strie applica a tutte le linee di prodotto e che permette

una forte riduzione dei consumi rispetto alle tecnologie

convenzionali (laser - 45%, piegatrici e pannellatrici -

64%, punzonatrici - 80%).

Un Gruppo internazionale.

Il Gruppo Prima Industrie,

nato nel 1977 e quindi prossimo ai 40 anni di attività,

aggiunge un altro importante tassello al processo di

crescita che l’ha visto protagonista fin dalla sua nascita.

Processo che ha visto tra le tappe più importanti l’in-

gresso ed il consolidamento nel mercato delle macchine

laser, la quotazione nel 1999 e l’allargamento sul mer-

cato internazionale, l’acquisizione nel 2008 di uno dei

maggiori player mondiali, la società finlandese Finn-Po-

wer, e lo sbarco in Cina con l’apertura nel marzo 2015

dello stabilimento di Suzhou, che rappresenta non solo

un polo produttivo, ma anche un cambio radicale della

strategia commerciale del Gruppo in questo Paese (da

joint-venture con importatori a presenza diretta con

quota di maggioranza).

Un percorso che ha portato Prima Industrie alla lea-

dership tecnologica grazie anche ai forti investimenti

in R&D, e che ha permesso alla società di essere tra le

prime 500 aziende in Europa basate sulla conoscenza

e di essere percepiti sul mercato come innovatori. Solo

negli ultimi dodici mesi il Gruppo ha lanciato novità

in tutti le principali famiglie di prodotto. Ne sono un

esempio la macchina laser 2D - Laser Genius con motori

lineari e tecnologia da F1 come il carro in carbonio, il

sistema laser 3D Laser Next, riconosciuto per essere il più

veloce e produttivo al mondo, e la macchina combinata

punzonatura-laser ad alte prestazioni Combi Genius.

Inoltre il Gruppo è l’unico produttore di macchine laser

al mondo a potersi vantare di aver sviluppato la propria

sorgente laser fibra. Ciò grazie anche al forte legame

con Torino.

Secondo il presidente Carbonato “siamo un Gruppo

internazionale ma il cuore e la testa sono a Torino, ca-

pitale italiana dell’automazione in cui operano molte

aziende leader in questo settore, con un tessuto fatto di

scuole e Università con un grande know-how specifico.

Un rapporto tra l’azienda e il territorio che si sosten-

gono a vicenda e di cui noi beneficiamo. Non a caso, da

tempo stiamo portando avanti partnership con l’univer-

sità come ad esempio i master per valorizzare i giovani

talenti e i centri di ricerca avanzata attivati in collabora-

zione con il Politecnico”.

Gianfranco Carbonato, presidente di Prima Industrie, e l’interno della

demo room.