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rmo

giugno/luglio 2017

tribuito alla sviluppo di una nuova generazione di

macchine utensili.

Macchine intelligenti e adattive.

La disponibilità

di nuove piattaforme e tecnologie per l’automa-

zione è oggi molto più ampia e accessibile per le

piccole e medie aziende. Integrare processi e solu-

zioni è diventato più economico, anche le infrastrut-

ture sono più affidabili. In questa realtà Salvagnini

propone macchine in grado di adeguarsi in modo

intelligente alle reali necessità della produzione.

“Macchine autonome nella gestione delle fasi di la-

vorazione, facili da programmare, in grado di comu-

nicare tra loro e con l’ambiente in cui sono inserite

- osserva Bello -, sono le principali caratteristiche dei

sistemi Salvagnini, in grado di creare un flusso pro-

duttivo vantaggioso ed efficace per produrre pezzi

anche con lotti ridotti. Insomma, si tratta di mac-

chine in grado di adattarsi al variare del processo,

con capacità tali da risolvere problematiche reali

che nascono nei reparti produttivi. Segnalo qualche

esempio: le macchine per il taglio laser L3 e L5 sono

dotate di APC, un controllo di processo adattativo

che permette di monitorare e adattare i parametri

nelle fasi di sfondamento e taglio. Le pressopiega-

trici, grazie a sensori dedicati, permettono di verifi-

care il carico di rottura del materiale e compensare

la forza applicata. Infine, come già citato, la capacità

di far colloquiare le varie macchine, ne è un esempio

la cella di lavoro presentata a Lamiera 2017, comple-

tamente governata dal software OPS, interamente

sviluppato in Salvagnini, che consente di comunicare

con i sistemi gestionali d’impresa MRP/ERP dei clienti

per presidiare la qualità e l’automazione dell’ intero

processo produttivo”.

La cella flessibile di produzione.

Parlare di In-

dustria 4.0 significa, quindi, parlare di macchine

adattative, sia impiegate singolarmente sia inte-

grate in una logica di flusso produttivo come quello

raffigurato dalla cella FlexCell proposta Milano in

occasione di Lamiera. Sul mercato da poco più di due

anni, forte della crescente attenzione riservata dai

clienti all’efficienza e all’automazione di processo,

FlexCell si presenta ulteriormente evoluta nella fru-

ibilità e semplicità d’uso.

Laser per lavorazioni non presidiate

Il laser L3, di Salvagnini, monta una sorgente

a fibra da 6 kW che ne esalta le prestazioni e

la produttività. Caratteristiche, queste, sempre

apprezzate dal mercato, che si sommano ora

alle nuove necessità richieste dai dettami di

Industria 4.0 e che L3 implementa nativamente:

la connettività, la facilità d’uso e l’adattabilità.

Grazie al software OPS-FlexCell il laser

funzionerà infatti anche in modalità cella

intelligente, proponendo ai sistemi di piegatura

a valle una serie sequenziale di pezzi che

piegati in modo ottimizzato bilanciano il flusso,

le scorte di magazzino e i tempi di piegatura.

Oltre alla sorgente da 6 kW il laser L3 monta

un sistema di cambio pallet Salvagnini,

completamente elettrico, che muove il foglio

da lavorare sempre nella parte superiore,

a vantaggio della massima affidabilità nelle

lavorazioni non presidiate. Inoltre, il laser è

dotato di testa Dry Cooling, che non richiede

alcun gas per il raffreddamento della testa.

Il sistema è dotato di puntatore laser LGD in

grado di indicare all’operatore la sequenza

ottimale di scarico delle parti in funzione delle

richieste delle macchine di piegatura a valle.

Pierandrea Bello, product manager Salvagnini.