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marzo 2017
Haas, così possiamo avere pieno controllo ed ese-
guire presso di noi tutte le lavorazioni cruciali. La
maggior parte dei pezzi è in acciaio inossidabile e
le tolleranze sono minime: 0,02 mm è una misura
comune per un alloggiamento per O-ring. La tavola
della VM-2 ha una griglia di cave a T in X e Y. Ciò
ci garantisce flessibilità di presa per tutte le varie
dimensioni e forme dei pezzi che lavoriamo. Ese-
guiamo internamente anche la saldatura laser e al-
cuni altri processi, come lo stampaggio sottovuoto”.
Nuovi progetti.
Attualmente Subspec ha un posto
di primo piano in quanto a sistemi per immer-
sione sottomarina e ha partnership e legami solidi
con varie altre organizzazioni. Tra queste la vicina
Drass, che realizza l’intero sistema di recupero gas
in cui è utilizzata la valvola Subspec, oltre a camere
iperbariche complete e altri sistemi impiegati da
subacquei commerciali che eseguono immersioni in
saturazione.
“Realizziamo tutte le giunzioni e le valvole per le ca-
mere, e i sistemi di monitoraggio e sicurezza fabbri-
cati da Drass” spiega Marzi. “Una camera iperbarica
può costare all’acquirente circa 2 milioni di euro. In
questa cifra totale, i componenti realizzati da noi
possono facilmente ammontare a 350.000 euro o
più. Il fatto di essere fisicamente vicini alla Drass
ha contribuito enormemente alla nostra relazione
professionale. Tant’è vero che ora abbiamo investito
nell’azienda in qualità di partner”.
Non c’è dubbio, Subspec va a gonfie vele: “Stiamo
pianificando l’apertura di un ufficio nel Regno
Unito, e abbiamo molte idee per nuovi prodotti -
afferma Marzi - il più interessante di tutti è forse il
casco integrale da immersione che stiamo proget-
tando. È ancora un prototipo, ma pensiamo già di
realizzare tutta la lavorazione a macchina presso di
noi utilizzando il centro di lavoro universale Haas
UMC-750”.
In un settore in cui gli errori possono avere conse-
guenze catastrofiche, i subacquei professionisti sono
addestrati per portare a termine il proprio lavoro in
modo sicuro. David Marzi e Ciro Caiazzo non cor-
rono rischi, , dicono i tecnici aziendali Haas, né con i
loro componenti né con le macchine CNC che usano
per realizzarli.
David Marzi (a sinistra) e Ciro Caiazzo erano entrambi subacquei commerciali quando fondarono
Subspec nel 2012. A destra, la macchina Haas VM-2 per la realizzazione degli stampi.
Molte delle parti che Subspec produce sono in acciaio
inossidabile, e le tolleranze sono minime: 0,02 mm è
una misura comune, ad esempio, di un alloggiamento
per O-ring.