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rmo

marzo 2017

in gran parte da multinazionali del settore automo-

tive, operanti nella produzione di componentistica

OEM power train and safety, quali turbocompressori,

sistemi frenanti, pompe olio, acqua e vuoto, motori

elettrici, solo per citare alcuni dei prodotti di punta

assemblati e/o collaudati dalle macchine dell’azienda

bresciana. Si tratta di partner estremamente esigenti,

in termini di qualità, tempistiche, interfacce e metodi

organizzativi, con specifiche sempre più stringenti in

particolare per i controlli lungo il processo, l’acquisi-

zione e la gestione dei dati in tempo reale, il monito-

raggio continuo del funzionamento dell’impianto, la

diversificazione della gamma da produrre, il controllo

delle operazioni manuali.

Il futuro è tracciato.

Il percorso dei prossimi anni,

ben descritto dai tanti che, giustamente, si stanno

occupando dei manifesti programmatici della smart

factory, si muove secondo le seguenti direzioni: per-

sonalizzazione sempre più spinta, reattività dell’im-

pianto di processo ai cambiamenti esterni, riduzione

della frequenza e della lunghezza dei fermi mac-

china, sostenibilità ambientale, maggiore integra-

zione uomo-macchina, interconnessione informatica

orizzontale.

forza per garantire il giusto grado di reazione nelle

operazioni di manutenzione, in particolare per gli

impianti installati fuori dai confini nazionali, ovvero

in Germania, Ungheria, Bulgaria, Repubblica Ceca,

Polonia, Francia, Svezia, USA, Cina, Messico, Brasile,

dove, nella maggior parte dei casi, la teleassistenza

viene utilizzata anche per guidare partner ubicati

sul territorio nel supportare l’assistenza attraverso

un’interfaccia linguistica e localizzata. Inoltre, dieci

anni fa, Samac installava il primo impianto completo

di interconnessione bidirezionale con il sistema MES

dell’utilizzatore finale, in grado quindi di scambiare

dati di processo e istruzioni di lavoro con il gestio-

nale dell’azienda committente.

L’esperienza nell’automazione.

Negli anni suc-

cessivi, l’esperienza è proseguita con altre realtà

produttive, attraverso l’interconnessione anche con

sistemi SAP, AS400 e DB2 ma, soprattutto, incre-

mentando il livello di informazioni gestite tra i due

ambienti e la capacità di processarle con algoritmi

in grado di determinare processi decisionali auto-

nomi nell’operatività della macchina. E’ del 2015

la realizzazione di un banco di collaudo in grado

di modulare la frequenza di campionamento di

alcuni parametri in base alle derive statistiche dei

dati rilevati all’interno del campo di tolleranza,

ottimizzando il valore di produttività generale del

processo. Ancora precedente è l’applicazione di si-

stemi di auto-settaggio delle stazioni in tempo reale

in base ai risultati legati alle informazioni acquisite

sul campo, adattandole alle derive di processo o alle

differenze esistenti sui pezzi reali rispetto alle di-

mensioni nominali, rilevate da sistemi di visione.

Il trend di crescita in questo senso è stato guidato da

precise esigenze di mercato e specifiche degli utiliz-

zatori che, nel caso di Samac, era ed è rappresentata

Samac opera principalmente nel comparto automotive.

Il messaggio Samac verso l’interno e l’esterno dell’azienda