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gennaio/febbraio 2017
Spagna appena dopo con 75 milioni di euro (+8,5%);
quindi la Turchia con 64 milioni di euro (-4,4%), il Regno
Unito con 58 milioni di euro (-33%) e la Russia con 57
milioni di euro (-60%).
Il Piano Industria 4.0.
“Con il Piano Industria 4.0, in-
serito nella Legge di Bilancio 2017 già approvata il Go-
verno ha dotato il Paese di un programma di politica
industriale, articolato e completo - affermaMassimo Car-
boniero -: con questo piano le imprese italiane possono
contare su una serie di misure volte a favorire il miglio-
ramento della loro competitività, misure che potranno
dare spinta ulteriore ai consumi di macchinari e tecno-
logie innovative per la digitalizzazione delle fabbriche”.
Nel Piano nazionale è, infatti, confermata la presenza del
Superammortamento al 140% accanto all’introduzione
dell’Iperammortamento al 250%, conferma per il rifinan-
ziamento della Nuova Legge Sabatini a cui si aggiunge
l’incremento dal 25% al 50% delle detrazioni fiscali per
l’attività di ricerca e sviluppo. “In particolare, con la ri-
conferma del Superammortamento al 140%, le imprese
utilizzatrici di macchinari e sistemi di produzione possono
contare su un incentivo per rinnovare e ampliare il parco
macchine installato nei loro impianti risultato da recenti
indagini spesso obsoleto - continua il presidente di Ucimu
-. L’Iperammortamento al 250%è invece indirizzato a fa-
vorire la trasformazione tecnologica e digitale delle im-
prese secondo il modello Industria 4.0. Il provvedimento,
infatti, vuole stimolare l’introduzione e la diffusione di
sistemi tra loro connessi all’interno della stessa fabbrica
oppure tra sistemi della fabbrica ed altri sistemi ad essa
esterni”. Secondo Carboniero, quella di Industria 4.0 sarà
una sfida che i costruttori italiani sapranno cogliere so-
prattutto perché una buona parte delle macchine uten-
sili è già predisposta ad essere dotata di sistemi digitali.
“I costruttori di macchine utensili dovranno attivarsi per
interpretare al meglio le esigenze, anche nuove, dei
clienti - conclude il presidente di Ucimu - prevedendo se
necessario, un upgrade delle tecnologie fornite affinché
possano assicurare interconnettività”.
@lurossi_71
per tutti i principali indicatori economici. La produzione
salirà a 5.700 milioni di euro (+4%), avvicinandosi così al
valore record di 6 miliardi di euro registrato nel 2008. Le
esportazioni, attese in crescita dell’1,7%, si attesteranno
a 3.330milioni di euro. Proseguirà anche il trend positivo
del consumo che salirà del 6,9 % a 3.940 milioni di euro,
trainando sia le consegne dei costruttori che raggiunge-
ranno quota 2.370 milioni di euro (+7,5%) sia le importa-
zioni attese a 1.570 milioni (+6,1%).
Il consuntivo del 2016.
Nello scorso anno la produzione
è cresciuta a 5.480 milioni di euro, segnando un incre-
mento del 5%rispetto all’anno precedente. Decisamente
positivo l’andamento delle consegne dei costruttori ita-
liani sul mercato interno cresciute a 2.205 milioni di euro,
il 20,5% in più rispetto all’anno precedente. Buono l’an-
damento del consumo che, in virtù di un incremento del
10,1%, si attesta a 3.685milioni di euro: si tratta del terzo
anno consecutivo di crescita a doppia cifra, a conferma
della ripresa del mercato italiano che è tornato final-
mente ad investire in tecnologie di produzione.
Arretra, invece, l’export che segna un -3,3%, fermandosi
a 3.275 milioni di euro, complice la debolezza di alcuni
dei principali mercati di sbocco dell’offerta italiana. Se-
condo l’elaborazione Ucimu sui dati Istat, nei primi nove
mesi dell’anno (ultima rilevazione disponibile), principali
Paesi di destinazione del Made in Italy di settore sono
risultati la Germania con 260 milioni di euro (-1%) e in
seconda posizione gli Stati Uniti con 247 milioni di euro
(-9,1%). Al terzo gradino del podio si conferma la Cina
con 222 milioni (-9,7%). Seguono la Francia con 158 mi-
lioni di euro (+23,6%), la Polonia con 90 milioni di euro
(+3,5%), il Messico con 76 milioni di euro (+37,1%) e la