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ottobre 2016
nuovo modo di ‘fare robotica’? Cocchi entra nei detta-
gli e racconta come l’azienda abbia affrontato il mer-
cato, e le sue opportunità, soffermandosi su un dato di
fatto: quando UR ha mosso i primi passi, due erano gli
ambiti non ancora esplorati appieno: una robotica alla
portata di tutti in termini di costi, semplicità di utilizzo,
tempi di installazione, avviamento e riconversione - in
grado, quindi, di essere applicata in ambiti impossibili
per altri robot perché troppo costosi da installare e av-
viare, o perché non collaborativi - e una robotica, ap-
punto, realmente collaborativa. L’azienda ha dunque
deciso di puntare su soluzioni in grado di soddisfare
queste richieste e il risultato, come testimoniano i nu-
meri, sono eccellenti. “I nostri robot hanno payload da
3, 5, e 10 kg, vantano una costruzione meccanica leg-
gera e snella con un polso off-set, ± 360° di rotazione
su tutti gli assi, fattori che li rendono adatti a lavorare
anche in spazi ristretti con estrema agilità, e sono in
alluminio: di conseguenza non necessitano di strutture
o spazi operativi significativi per essere installati. Anzi,
con la medesima facilità, possono essere applicati a la-
vori diversi in pochissimo tempo, dopo aver svolto una
mansione iniziale. Inoltre sono facili da avviare e pro-
grammare: il robot si monta in pochissimo tempo e una
volta acceso il Teach Pendant, del tutto simile ad un
tablet, l’operatore riesce a programmare le traiettorie
rete diffusa di System Integrator adeguatamente for-
mati e preparati sul nostro prodotto, in modo da garan-
tire le migliori installazioni agli end user”. Un progetto
di rete di professionisti in grado di restare accanto ai
clienti, continuamente formati sulla tecnologia e sulle
opportunità che questa offre. “Per coinvolgere i partner
- prosegue il manager di Universal Robots - investiamo e
investiremo molto in formazione sui prodotti e sulla no-
stra filosofia nel ‘fare una nuova robotica’. Quello che
vogliamo trasferire è un modo innovativo di pensare
all’automazione. Con Universal Robots ha inizio l’era di
una robotica a fianco e a supporto dell’operatore, in
layout più compatti e meno invasivi, con un’interfaccia
uomo-macchina davvero intuitiva e semplice. Queste ca-
ratteristiche rendono la robotica UR alla portata di tutti,
in particolare delle piccole e medie aziende (PMI), dove
la flessibilità dell’automazione e l’estrema semplicità
di set-up consente l’utilizzo di robot anche per piccoli
lotti produttivi. Si aprono quindi nuove opportunità, e
su questo occorre fare formazione: per pensare ad un
approccio nuovo e creativo all’uso dei robot a cui dare
sostanza con le nostre macchine”.
Robotica collaborativa.
Come può Universal Robots
sostenere di rappresentare la novità del mercato e il
cambio di passo con il passato? Cosa c’è alla base del
Previa analisi dei rischi le otto funzioni di sicurezza dei robot possono consentire la
riduzione di barriere perimetrali e hardware ridondante nella cella, oltre a lavorare
in spazi ristretti e al fianco degli operatori.
UR3, il robot di Universal
Robots con 3 kg di payload. I
tre robot della famiglia UR: 3,
5, 10 kg di payload.