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settembre 2016
ROBOTICA
L
a Kawasaki Robot ha lanciato sul mercato un
nuovo modello di robot che si colloca nella ca-
tegoria ‘super heavy duty’, avente portata di 1.000 e
1.500 kg, identificato con le sigle MG10HL e MG15HL.
Questo robot, è caratterizzato dal disegno originale e
brevettato. Kawasaki ha focalizzato la propria atten-
zione progettuale non solo sulla possibilità di garantire
una portata ‘che lo collochi tra i top level a livello mon-
diale’, ma anche di assicurare una rigidezza assoluta-
mente necessaria nelle operazioni per le quali il robot è
stato concepito, come operazioni di rivettatura, aspor-
tazione truciolo, foratura ecc. Il risultato è così riassu-
mibile, dicono i tecnici aziendali: “Abbiamo prestazioni
in termini di rigidezza strutturale tali da evidenziare
flessioni sotto una controspinta di 1.500 kg in percen-
tuale meno della metà dei robot della concorrenza”.
Il disegno della macchina si allontana dallo standard
del ‘parallel link’ e vede l’introduzione di attuatori a
vite senza fine per la movimentazione dell’asse 3 e
Dalla tecnologi
a Kawasaki,nasce MG10HL-
MG15HL, un nuovo ‘super heavy duty’, che
‘solleva’ sulle sue spalle fino a 1.500 kg di
peso. La soluzione si caratterizza anche per
il disegno originale. Lanciato pure il ‘piccolo’
robot multi braccio Duaro, compatto e montato
su un carrello mobile e quindi facilmente
trasportabile
di Massimo Cavuoto
Selezionati
per
lavorare
dell’asse 2. Questo fa sì che il robot possa sopportare
delle forze di contro reazione fino a 1.500 kg; carat-
teristica che troverà un utilizzo ottimale per esempio
nell’industria aeronautica, dove sono in corso test
avanzati per l’utilizzo di due robot contrapposti per
la rivettatura di elementi strutturali della fusoliera
degli aerei.
Il costruttore evidenzia che la spinta e la controspinta
dei due robot si mantiene lungo un asse comune, che
non crea quindi deviazioni, per potere garantire il
corretto posizionamento/inserimento e la deforma-
zione del rivetto.
Naturalmente, queste performance potranno essere
impiegate anche in quelle operazioni finora eseguite
normalmente tramite macchine utensili, quali opera-
zioni di fresatura, sia dell’acciaio sia dell’alluminio,
forature e maschiatura, dove si potranno garantire
tolleranze sinora non raggiungibili coi robot ad ar-
chitettura tradizionale.