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aprile 2016
nel 2015 la nostra indagine ha rilevato una stabilizzazione
delle attese, confermata dalla rilevazione di dicembre.
Tra i settori che registrano un peggioramento del clima di
fiducia vi sono alimentare, prodotti in metallo e industrie
manifatturiere varie (gioielleria, giocattoli, articoli sportivi
ecc.). Il comparto alimentare si caratterizza per stagionalità
molto marcate. Lo scorso trimestre, le attese erano miglio-
rate sensibilmente in previsione del periodo natalizio; nel
primo trimestredell’anno, viceversa, le stagionalitàgiocano
in senso negativo e il 2016 non fa eccezione. La flessione
dei saldi ottimisti-pessimisti è anzi meno marcata rispetto
agli anni scorsi. Analoga stagionalità è riferibile al settore
delle industrie varie, in parte spiegata dall’influenza della
stagione natalizia; anche negli anni scorsi infatti il primo
trimestre è stato più ‘piatto’ rispetto a quello precedente.
I servizi.
Le oltre 300 aziende del campione sono mo-
deratamente ottimiste sulle prospettive per il prossimo
trimestre. Il saldo ottimisti-pessimisti sui livelli di attività
(+7,9%) è lievemente inferiore a quello registrato a set-
tembre (+11,1%). Quasi identicoè il saldo sugli ordini totali
(+7,3%); a settembre era pari a 8,3 punti. Prosegue il trend
di crescitadell’occupazione: il saldo (+11,2%) si rafforza leg-
germente rispetto allo scorso trimestre (+8,7%). Il ricorso
alla CIG è attestato ai minimi fisiologici (5,3%).
Il tasso di utilizzo delle risorse (83,6%) rimane elevato.
Scende lievemente la quota di imprese con programmi di
investimentodi un certo rilievo (21,7%). Nonvaria inmodo
apprezzabile la composizione del carnet ordini: il 13,0%
delle aziende ha ordini per meno di un mese, il 32,6% ha
ordinativi per un periodo di 1-3mesi, il 18,6%per 3-6mesi
e il 35,8%per oltre 6mesi.
@gapeloso
di un certo impegno sale di circa quattro punti (27,0%);
era dal 2008 che non si superava la quota del 25%. Sta-
bile anche la composizione del carnet ordini: il 23,6%delle
aziende ha ordini per meno di un mese, la metà (50,3%)
ha ordinativi per un periodo di 1-3 mesi, il 14,6% per 3-6
mesi, l’11,6%per oltre6mesi. Stabili i tempi di pagamento.
La media complessiva è di 91 giorni; sale a 119 giorni per
la PA, in calo significativo rispetto ai livelli prevalenti di 2-3
anni fa. E’ fornitore degli enti pubblici circa il 18% delle
aziendemanifatturiere.
La situazione nei comparti.
Le aspettative si rafforzano
nei comparti chimico, metallurgico e dell’aerospazio. Nel
caso della chimica, dopo la flessione dello scorso trimestre,
ilmiglioramentodi dicembre riportagli indicatori su valori
in linea con il trend positivo in corso da alcuni trimestri.
L’aerospazioè caratterizzatodaoscillazionimoltomarcate;
il dato trimestralenonpuòquindi essere consideratoun in-
dicatore significativodel trenddi lungoperiodo. Lametal-
lurgia negli scorsi anni ha attraversato una crisi profonda;
Produzione manifatturiera torinese
La produzione manifatturiera torinese (-1,4% rispetto
allo stesso trimestre del 2014) ha registrato una nuova
battuta di arresto nel terzo trimestre del 2015. La
performance risulta peggiore sia di quella regionale
(la variazione tendenziale pari a +0,1%), sia di quella
nazionale (+1,5%). I settori di attività maggiormente
responsabili di questo risultato sono stati i mezzi di
trasporto (-8,3% sul terzo trimestre dello scorso anno)
e la produzione di metalli (-4,6%). I restanti comparti
hanno manifestato una variazione tendenziale positiva
della produzione; gli incrementi più elevati sono stati conseguiti dalle industrie tessili e dell’abbigliamento
(+3,3%) e da quelle chimiche e delle materie plastiche (+2,7%).
All’interno del settore dei mezzi di trasporto si sono manifestate delle dinamiche differenti: l’aerospazio e gli
autoveicoli hanno accusato una diminuzione della produzione, mentre è aumentata quella di componentistica
autoveicolare. Per quanto concerne la domanda, nel terzo trimestre gli ordinativi interni hanno subìto una
diminuzione (-1,4% rispetto allo stesso periodo del 2014), dopo due risultati consecutivi positivi. Seppur in
rallentamento, non si arresta la crescita degli ordinativi esteri (+0,9%). L’occupazione industriale ha evidenziato
una nuova riduzione (-3,4% rispetto allo stesso trimestre del 2014). Disaggregando questo risultato per settori, solo
il comparto alimentare ha realizzato una crescita (+1,4%), mente la performance peggiore è stata appannaggio
dei mezzi di trasporto (-4,7%). Le previsioni per il quarto trimestre del 2015 evidenziano una stazionarietà della
produzione manifatturiera (si è così espresso il 43% del campione intervistato), mentre per il 30% degli intervistati
subirà una diminuzione rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno e per il 27% aumenterà.
FOCUS
INDUSTRIA NORD - OVEST