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rmo
gennaio/febbraio 2016
di Gabriele Peloso
Dinamiche,
con qualche
investimento
Le regioni del Nord-Ovest rappresentano un comparto variegato di imprese
manifatturiere e servizi. Il quadro del primo trimestre 2016, per l’industria
piemontese, è positivo sia per quanto riguarda il mercato interno sia l’esportazione
che tiene. Si evidenzia anche una lieve accelerazione degli investimenti
FOCUS
INDUSTRIA NORD - OVEST
E
N
O
S
L’
analisi delle macro regioni, iniziato sul numero
di gennaio-febbraio della rivista RMO, prosegue
adesso con la zona di Nord-Ovest. Piemonte e Liguria sono
le maggiori regioni italiane di questa area geografica con
un tasso di industrializzazione elevato. In questa analisi
abbiamo volutamente esclusa la Regione Lombardia, a cui
dedicheremo uno speciale a sé in uno dei prossimi numeri
della rivista. Andiamo con ordine e iniziamo ad analizzare
una sintesi dei dati economici della regione Piemonte for-
niti da Confindustria Piemonte.
Il primo trimestre 2016.
Nell’ambito della collabo-
razione tra Confindustria Piemonte, Unioncamere Pie-
monte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio
della congiuntura economica piemontese, Confindustria
Piemonte ha presentato lo scorso dicembre i dati dell’in-
dagine relativa al primo trimestre 2016. L’indaginenon re-
gistra particolari novità rispetto alle rilevazioni precedenti,
prolungando un trend cautamente favorevole in atto da
alcuni trimestri. Il clima di fiducia rimane positivo, con in-
dicatori sostanzialmente allineati a quelli di settembre. In
particolare, restano ottimistiche le attese per produzione/
livello di attività e ordini sia nel comparto manifatturiero
che nei servizi; stabile il tasso di utilizzo degli impianti.
Nel settore manifatturiero, la maggioranza delle imprese
prevede, come negli ultimi tre trimestri, un aumento di
produzione e ordini; il saldo ottimisti-pessimisti risulta ap-
pena al di sotto di quello di settembre. Tengono le espor-
tazioni. Stabile il tasso di utilizzo degli impianti, ormai
praticamente allineato alla media storica. Degno di nota
è l’aumento di qualche punto della quota di aziende con
programmi di investimento; era dal 2008 che non si su-