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novembre/dicembre 2015
2015 poteva sembrare non affollata, ma va considerato
l’elevatissimo spazio espositivo sul quale si è estesa la ma-
nifestazione internazionale, che ha coperto un totale di
dodici padiglioni, circa il triplo -sottolinea Poggio- in con-
fronto all’estensione delle ultime edizioni italiane Bimu/
Sfortec. Nonostante la dispersione dei visitatori, quando
si espone con un software CAD/CAM come Edgecam, in
continuo sviluppo e ricco di novità tecnologiche a ogni re-
lease, è normale suscitare interesse e di conseguenza un
buon numero di nuovi contatti, sia dal territorio italiano
sia internazionale, si sono concretizzati”.
Stampi e modelli.
Poggio spiega la tecnologia del pro-
dotto: “Il software CAM è spesso associato all’esigenza di
affrontare lavorazioni complessee inquestaottica si otten-
gono gli sviluppi tecnologici più importanti e impegnativi.
La tendenza però è quella di portare anche le lavorazioni
più semplici a essere svolte con un sistema CAM. Ne conse-
gue lanecessitàdi un’interfaccia semprepiùuser-friendlye
completamente personalizzabile, come la nuova interfac-
cia workflow di Edgecam. Non bisogna dimenticarsi che
lo scopo del sistema CAM è quello di gestire le macchine
utensili. è quindi importante restare al passo con le ultime
configurazionimacchinapresenti sulmercatoper essere in
grado di sviluppare postprocessor anche per le macchine
più evolute, che consentono per esempio di applicare la-
vorazioni di tornitura inambientedi fresaturaeviceversa”.
“EMOMilano 2015 -interviene Paolo Tiraboschi di CIMSy-
stem- è stata positiva con una buona affluenza di visita-
tori, confrontandola, per esempio, con le manifestazioni
del recente passato, soprattutto per la curiosità dimo-
strata e il livello di competenza. Molti visitatori presenti
sono tornati proprio in EMO dopo anni di latitanza dalle
fiere del settore meccanico, con un interesse ancora più
noscere nuove tecnologie CAD/CAM. L’affluenza è stata
continua durante la settimana e abbiamo potuto notare
un pubblico straniero nella prima metà del periodo fieri-
stico, mentre gli ultimi giorni sono stati caratterizzati di
una presenzamaggiormente italiana”.
Missler Software è uno dei principali attori mondiali nello
sviluppo di tecnologie CAD/CAM/PDM e investe circa il
30% del fatturato in R&D per offrire agli utilizzatori una
soluzione informatica di ultima generazione, in grado di
soddisfare le nuove esigenze con gli hardware più recenti
sulmercato. “Per quanto riguarda il concettodi CAD/CAM
-aggiunge Zanella- non c’è evoluzione possibile se queste
due tecnologie sonodissociateperciò l’evoluzionedell’una
ha richiesto l’evoluzione dell’altra. La filosofiaMissler Soft
ware ha integrato di pari passo anche il PDM in modalità
nativa perché indipendentemente dall’uso del CAD/CAM,
il PDM è uno strumento al quale non è più possibile ri-
nunciare. Vorrei chiarire che il PDM è ancor più apprez-
zato nelle piccole aziende. Il frutto del nostro successo è
stato adattarlo, alle esigenze di chi usa il software, anche
saltuariamente o soltanto per fare percorsi utensili. La tec-
nologia CAM invece si spinge sempre più versouna virtua-
lizzazione completa della lavorazione che non deve più
accontentarsi di generare e simulare un percorso utensile
ma di fornire una gestione a 360° della fase produttiva”.
Alessandro Poggio, di Procam Group, ritiene che: “Da al-
cuni anni ormai le fiere di questo settore raccolgono me-
diamente pochi visitatori, ma più interessati dal punto di
vista di una possibile futura collaborazione. Anche EMO