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ottobre 2015
della classe imprenditoriale. La fabbricahabisognodi per-
sone preparate, di competenze distintive, di creatività e,
soprattutto, di lungimiranza. Il coraggio di alzare la testa
e costruire il futuro”.
“È necessario un ripensamento del modello produttivo,
verso sistemi più diffusi e meno invasivi. L’impianto in-
dustriale come lo conosciamo oggi sarà completamente
riprogettato. Si tratta di una rivoluzione di larga portata,
che condurrà alla nascita di una nuova generazione di
imprenditori e di tecnici, che andrà a integrare l’attuale
sistema produttivo, attraverso l’introduzione di innova-
zioni che, a poco a poco, arriveranno sui mercati, mercati
cheoggi nonesistono. Leprospettive sonodunquequelle
di una ripresa, ma soprattuttodi uno sviluppo economico
sostenibile e bio-ispirato, che prende spuntodalla natura,
maestra di sostenibilità ed evoluzione”, sottolinea Cin-
golani. “La manifattura -rimarca Chervatin- è da sempre
una voce fondamentale dell’economia del nostro Paese.
Nonposso fareprevisioni né sbilanciarmi sul futuro. Credo
però che la conoscenza e la competenza tecnologica svi-
luppatadal tessuto industrialenel corsodei decenni possa
rappresentare un asset importante per contribuire alla
crescita”.
Cardovino conclude che: “L’Italia è unmagnificomelting
pot di culture ed esperienze autoctone e internazionali;
nessuna altra nazione al mondo può vantare la stessa
varietà di competenze e di specializzazione che ogni sin-
golo distretto produttivo riesce a esprimere. La provincia
di Brescia, allaqualeGimatic appartiene eda cui proviene
gran parte del suo knowledge industriale, fa parte delle
aree trainanti dell’economia italiana. Credo che il giusto
equilibrio tra le eccellenze territoriali, tanto industriali
quanto culturali, rappresenti il futuro del nostro Paese”.
@gapeloso_65
adeguare il suo sistemaproduttivo. Investire in tecnologia
diventa una conditio sine qua non”.
Sulla stessa linea Cardovino: “Individuare le necessità del
mercato, trovare le adeguate tecnologie per realizzarle,
la qualità e la cura dei dettagli distinguono il successo di
un prodotto dall’altro. Raccogliere e interpretare corret-
tamente le informazioni è un obbligo prima di un’op-
portunità. Tutto questo costa impegno e investimenti,
in ricerca, in personale qualificato, in ore di laboratorio e
spesso ci si ritrova adover buttare via tuttoe ricominciare,
specialmente quando ci si accorge di non aver analizzato
a fondo tutte le informazioni. Gimatic ha costruito una
vasta rete commerciale internazionale che è la nostra
principale fontedi ispirazione. Il nostropiano, inoperada
qualche anno, consiste nella completa fruibilità di questo
enorme bagaglio”.
Prosegue Chervatin: “SKF vanta una storia ormai seco-
lare caratterizzata dall’investimento continuo in upgrade
tecnologico. In un contesto di mercato dove le parole
d’ordine sono velocità e cambiamento, l’innovazione è
l’elemento fondamentale per garantire la competitività.
Innovazione che interessa tutti gli aspetti della produ-
zione, dai macchinari alla manutenzione al costante ag-
giornamento professionale degli operatori”.
Verso un business differente.
A questo punto, sa-
ranno le fabbriche a riportare il nostro Paese verso una
robusta ripresa? “Più che parlare di ripresa - spiega Fer-
randino -, punterei sul concetto di crescita sostenibile, la
sola ripresa ha il respiro corto e, a mio parere, induce a
pensare chenon serve fare cosemoltodiversedal passato.
Temo invece che riprendere o, per meglio dire, crescere
in modo sostenibile, necessiti di un cambiamento radi-
caledel sistemaPaese, della società civilee, naturalmente,