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rmo

ottobre 2015

motore sia rappresentato, in primo luogo, dalle mutate

esigenze dei consumatori. La necessità di dare risposte a

modelli di consumo sempre più individualizzati richiede

di modificare il modello produttivo. La comunicazione

industriale, l’integrazione di moduli funzionali di auto-

mazione, l’intelligenza artificiale dei sensori costituiscono

i percorsi tecnologici che consentiranno di flessibilizzare la

produzione verso la cosiddetta mass-customizzazione. Le

macchine saranno in grado di comunicare tra di loro ‘in-

ternet delle cose’ segnando il loro ingressonelle fabbriche

moderne. Questa è la sfida da accogliere e risolvere per

crescere nel futuro”.

Cingolani, dal suo punto di osservazione sottolinea che:

“Per quanto riguarda le attività in cui il nostro Istituto è

coinvolto sono innumerevoli, e alcunehannogiàmostrato

un impattonellamanifattura tradizionale: l’elettronica2.0

stampabile, per fotovoltaico e IoT, carta e tessuti intelli-

genti con nanoparticelle per avere molteplici proprietà

per esempio magnetiche, antibatteriche, le plastiche eco-

compatibili ricavate da scarti vegetali, il grafene, conside-

rato laplasticadel futuro, per la realizzazionedi ogni sorta

di materiale.

Anche la nanomedicina avrà un forte impatto, consen-

tendo nei Paesi ricchi di ridurre drasticamente il costo del

welfare riducendo le ospedalizzazioni, mentre nei Paesi

smartphone, all’internet delle cose. Spazi illimitati sono di

fronte a noi. Le aziende hanno capito che una rivoluzione

della tradizionale catena del valore, dei classici modelli di

business, si è ormai innescata. Il neologismo IoT (Internet

of Thing) è riferito all’estensione di Internet al mondo

degli oggetti. L’obiettivo è quello di attribuire a un qual-

siasi prodotto le caratteristiche di un dispositivo digitale,

anche senonnatoper quello scopo. Gli oggetti si rendono

così riconoscibili, possono fungeredamonitoraggioe con-

trollo, comportandosi da sensori in grado di produrre in-

formazioni su se stessi o sull’ambiente circostante.

Per conoscere meglio questa rivoluzione industriale ab-

biamo chiesto l’opinione ad alcuni esperti del comparto

industriale edella ricerca. Lanostra redazioneha coinvolto

Giorgio Ferrandino, direttore generale Sew-Eurodrive;

Sandro Chervatin, sales manager industrial market Italy

SKF Industrie; Giuseppe Cardovino di Gimatic; Roberto

Cingolani, direttore scientifico IIT - Istituto Italiano di Tec-

nologia.

Le innovazioni del futuro.

Quali saranno le principali

innovazioni che potrebbero avere un maggior impatto

sul sistema produttivo? “Spesso - ha esordito Ferrandino

- si tende a collegare l’innovazione direttamente all’idea

di avanzamento senza tenere conto del fatto che il suo

I protagonisti..

Giuseppe Cardovino

, strategic marketing

Gimatic

: “Individuare le necessità del

mercato, trovare le adeguate tecnologie per realizzarle, la qualità e la cura dei dettagli

distinguono il successo di un prodotto dall’altro. Raccogliere e interpretare correttamente

le informazioni è un obbligo prima di un’opportunità. Tutto questo costa impegno e

investimenti, in ricerca, in personale qualificato, in ore di laboratorio”.

Roberto Cingolan

i, direttore scientifico

Istituto Italiano di Tecnologia

. “Se l’Italia vuole

tornare a competere con gli altri Paesi del mondo -afferma Cingolani-, deve creare una

visione di sviluppo comune che assegni un ruolo centrale alla crescita economica trainata

dall’innovazione. La crescita in Italia, e in Europa, avverrà solo quando guarderemo in

modo nuovo alla dimensione pubblica dei risultati che le collaborazioni pubblico-private

possono produrre”.

Giorgio Ferrandino

, direttore generale

Sew-Eurodrive

. “La comunicazione industriale,

l’integrazione di moduli funzionali di automazione, l’intelligenza artificiale dei sensori

costituiscono i percorsi tecnologici che consentiranno di flessibilizzare la produzione verso

la cosiddetta mass-customizzazione. Le macchine saranno in grado di comunicare tra di

loro ‘internet delle cose’ segnando il loro ingresso nelle fabbriche moderne. Questa è la

sfida da accogliere e risolvere per crescere nel futuro”.

Sandro Chervatin

, sales manager industrial market Italy

SKF Industrie

. “Sono diverse

le innovazioni che stanno avendo un impatto profondo sugli scenari di produzione a

cominciare dalle iniziative di ricerca e sviluppo nell’ambito di prodotti sempre più veloci

e dalle alte prestazioni. Un esempio in questa direzione è rappresentato dai cuscinetti

Super-precision per macchine utensili di SKF. Inoltre, progetti di connettività industriale e

comunicazione macchina-macchina, attraverso lo sviluppo di app e sensori bluetooth”.